Abbiamo cantato vittoria troppo presto, probabilmente. The Vampire Diaries, in questa doppietta, inanella i soliti strafalcioni e ricade sempre negli stessi schemi, riuscendo a rendere macchietta un villain che avrebbe potuto fare faville e invece assomiglia parecchio a una nostra vecchia conoscenza. Katherine, qualcuno la ricorda? Forse il personaggio migliore interpretato da Nina Dobrev, che se nel ruolo di Elena risulta piuttosto spaccacoglioni monotona, ha saputo dare uno spessore di tutt’altro genere alla compianta Miss Pierce. Ma andiamo con ordine.
Sostanzialmente, in questa coppia di episodi scopriamo due cose: che Alaric potrebbe davvero essere la chiave per battere la sirena e che la succitata messaggera del diavolo, di nome Sybil, si diverte non solo a divorare incauti “marinai” che le sono stati serviti con solerzia dai suoi due soldatini ma, cosa ben più importante, esercita l’arte del controllo e della manipolazione mentale. Esatto, manipolazione.
Il povero Damon Salvatore non fa neanche in tempo a gustarsi l’eternità con Elena che questa è costretta in coma finché la vita di Bonnie non avrà fine; fa niente, si potrebbe dire, staremo insieme più in là, siamo immortali. E invece neanche questo, perché Sybil ha scoperto che Damon utilizza il ricordo del suo primo incontro con Elena per conservare intatta la sua parte umana, quella parte di lui che non è stata ancora assoggettata al volere della sirena. Chiaro che la capricciosa sirenetta non sopporti di essere al secondo posto nei pensieri del bel Salvatore; per porre rimedio a tutto ciò, manipola il suo subconscio e gli fa dimenticare ogni cosa, sostituendosi letteralmente a Elena.
Non è finita qua. Sybil dimostra di essere davvero un’insopportabile bitch creatura, che si diverte a giocare con le vite dei mortali più o meno dal 2200 a.C. – “greco più, greco meno”, per citare le sue stesse parole. Se nella seconda puntata si diverte a far uccidere qualsiasi Sarah Nelson che riesce a trovare – dato che ha visto questo nome nella mente di Enzo, ricordate Sarah Salvatore?– nel terzo episodio, dopo aver scoperto che non solo Elena ma persino
Bonnie è ciò che tiene Damon e soprattutto Enzo legati ancora strenuamente a un barlume di umanità, fa la cosa più semplice e immediata: orchestra un teatrino che lascia abbastanza indifferenti, perché è chiaro come andrà a finire, per far scegliere la strega senza poteri. Basta una sua parola, e colui che avrà scelto sarà salvo. Aiutatemi a dire che ovviamente Sybil non manterrà la parola data, se li terrà tutti e due perché altrimenti la loro storyline finisce alla terza puntata e tenterà di far uccidere Bonnie proprio da Damon.Bonnie è ciò che tiene Damon e soprattutto Enzo legati ancora strenuamente a un barlume di umanità
Ora, cos’è che non funziona qua dentro? Francamente, più o meno tutto. Alcune trovate saranno anche originali, i nuovi personaggi non sono affatto male – stagista sarcastica di Alaric, parlo di te – e lo sviluppo caratteriale di Enzo e Bonnie sta seriamente facendo commuovere. E non è riferito solamente alla loro tormentata relazione, perché presi singolarmente dimostrano di essere davvero due personaggi che hanno tanto da raccontare, senza cadere nei soliti stereotipi. Caroline, invece, è sempre una macchietta; Stefan si barcamena nel solito ruolo tra “devo salvare mio fratello” e storie d’amore che definire adolescenziali sarebbe un complimento. Certo, il target è quello che è, ma l’involuzione del rapporto con Caroline a casa-delle-bambole non è una scelta indovinata. Specialmente dopo tutto quello che hanno dovuto passare per arrivare dove sono. Vampire Diaries, ridacci Klaus, di grazia.
Su Sybil si potrebbe aprire una dissertazione infinita, ma ci limiteremo a dire che la carta della sirena, al momento, non se la stanno giocando tanto bene. La sensazione di dejà-vu ci tormenta costantemente nel corso di entrambe gli episodi, in cui dimostra di essere una donna capricciosa, lunatica e incline alla facile seduzione. E se le sirene di norma sono rappresentate così, la sua prima introduzione come mostro scheletrico e divoratore di uomini non combacia con il ritratto della ragazzina volubile che ci viene propinato. Come già accennato prima, abbiamo già avuto una seduttrice abile nell’arte della manipolazione, e a Katherine Pierce di certo non serviva il controllo mentale per riuscire a convincere gli uomini a fare quello che voleva.
Il risvolto sull’Inferno e sullo strumento usato anticamente dall’Armory per intrappolare la sirena la prima volta – o perlomeno, così ipotizza Alaric – dà un tocco di originalità. Il “forcone del diavolo”, usato come diapason, sembra abbia il potere di annullare i poteri mentali di Sybil, o comunque bene non le fa. Non è chiaro come anche le due bambine possano essere influenzate dal suono dello strumento, ma spero sia qualcosa che approfondiranno. Così come il racconto dell’esperienza post-mortem della stagista di Alaric, che potrebbe spiegare altri dettagli sul presunto Inferno in cui si finisce quando si tirano le cuoia.
Ma per questi dettagli, dato che hanno catturato Sybil senza tuttavia riuscire ad annullare gli effetti mentali su Damon – anzi, scava sempre più a fondo rimuovendo qualsiasi ricordo – dovremo aspettare, anche perché al momento non sappiamo neanche cos’abbia in mente davvero. A parte, “salsa di mele e pinguino.”
La ciliegina sulla torta per il baratro del non ritorno la dà proprio Damon Salvatore, che completamente random finisce per ammazzare Tyler Lookwood. Sì, proprio lui, sbucato fuori da dove? Perché? Domande che restano sospese nel vuoto e fanno guardare al finale della puntata con somma perplessità. Soprattutto perché Tyler era l’unico a conoscere l’ubicazione della bara di Elena. O non vogliono proprio far tornare Nina Dobrev, oppure c’è il trucco. So solo che Tyler è sopravvissuto ad anni di angherie da parte di Klaus e muore così, in due minuti scarsi, sgozzato da Damon. Trovatemi il senso a tutta questa faccenda.
Tre porcamiseria e sono molto, molto generosa. La sufficienza risicata è principalmente per Enzo e Bonnie, che continuano da soli a reggere le sorti di un intero show. Damon resta sempre la povera vittima di turno, usato a piacimento dai vari villains sia come burattino sia come capro espiatorio. E se Sybil vuole essere interessante, deve cambiare qualcosa.
Speriamo che in tredici episodi rimasti riescano a tirare fuori un finale degno di questo nome.
La scoperta dell’acqua calda:
Dopo 8 stagioni ci voleva Sybil per farcelo notare… 😒#TVDS8 #TheVampireDiaries pic.twitter.com/nUjZ7HbDtA
— V@lentin@💫 (@Vale97T) November 5, 2016
Uno stile di vita:
"E il fidanzatino?"
"Ce l'hai la patente?"
"E il lavoro?"
"Cosa facciamo a Capodanno?"salsa di mele e pinguino #TVD #TVDS8
— alohomora (@_Iamalsoawe_) November 6, 2016
Da usare al più presto:
Sei utile come il ritorno di Tyler nella 8×03.
ECCO NUOVI INSULTI#TVD #TVDS8— //Ayaz// (@Ciasten__) November 6, 2016