Il mio approccio a The Whispers è cambiato col procedere della stagione, come ammesso nelle scorse recensioni. Stavo giusto iniziando ad accomodarmi nella serenità di una serie tv fino a un certo punto clamorosa e per larga parte prevedibile, quando, inaspettato come un attacco di colite, arriva il dramma. Vero dramma. E dei bei colpi di scena… O colpi di scema, visti i comportamenti dei personaggi adulti. Ma andiamo per gradi.
Non farne una giusta
Per la famiglia Bennigan il bilancio nella battaglia contro Drill è spietato. Già, Drill, non credevamo fosse morto? Forse perché noi adulti le pernacchie aliene non le sentiamo. La bagarre con i federali e il rapimento di Henry sono nel vivo, quindi i due fanno forse meglio ad indagare per conto loro, con l’aiuto esterno di un Jessup che è finalmente utile a qualcosa. La prima bomba dell’episodio arriva appena prima della sigla: Drill è già stato sulla Terra, nel 1982.
Non è effettivamente colpa loro se la ricerca delle persone contattate in passato da Drill subisce rallentamenti. La famiglia Harcourt è stata distrutta dalla creatura aliena, con un figlio plagiato, portato ad uccidere il fratello e successivamente internato in un istituto psichiatrico.
L’indagine è a un punto morto, almeno finché Jessup non interviene nuovamente a sbloccare la situazione (incredibile! Date una spilletta a quest’uomo!), rivelando un comportamento psicologicamente giustificabile secondo il quale il fratello internato, Elliot, ha assunto l’identità del fratello morto, Thomas, creandosi una nuova vita.
Nella casetta nel Delaware le cose si fanno intense, con l’interessante dettaglio dell’assenza totale di energia elettrica e l’inquietante diorama in cantina, segno di un trauma mai superato. Almeno Thomas ci ha visto lungo e ha cercato di limitare l’influenza dell’alieno (troppo tardi), cosa a cui i Bennigan e i Lawrence non pensano nemmeno per sbaglio. Genialata lasciare il figlio Henry da solo in auto sotto il diluvio, come quelle madri che lasciano i figli in macchina sotto al sole davanti al Carrefour, tanto prendo solo due cose, poi mi fermo a parlare con la cassiera e quando esco Luigino è stecchito sul seggiolino. Digressione a parte, la tragedia è dietro l’angolo…
Madre dell’anno
Dopo questo episodio Lena cambia nome in MadreDellAnno, MdA per gli amici, segnatevelo. Sostanzialmente ha davanti una figlia che nel caso peggiore è psicopatica, in quello migliore ha un disperato bisogno di amici, e lei rimane lì, in cucina a preparare panini come una rincoglionita. Polso zero, e poi lamentati se tua figlia ti prende per il culo davanti a tuo marito.
Minx è fuori da ogni logica, perché va bene tutto, ma chiedere a MdA di AMMAZZARE UNA PERSONA solo perché te lo chiede Drill mi pare un po’ un’esagerazione. Ma questo è l’apice, perché l’incipit con una bugia spudorata solo per isolare la povera MdA da Wes, colpevole di aver svelato il segreto di Drill, preannuncia la deriva patologica della bambina.
La piccola psycho è tuttavia innegabilmente ipnotica: voglio capire quali vette di pazzia può raggiungere, vuoi per l’aria annoiata e noncurante che accompagna i dialoghi con i genitori, vuoi per la leggerezza con cui accetta le richieste di Drill. Dai Minx, vai sul tetto, ci sono dei cavi scoperti ma devi salvare un gattino / convincere tua madre a diventare un’assassina!
MdA è nel baratro: non sa più come comportarsi con la figlia, è alienata dalla poca fiducia dimostrata da Wes, è fragile e caratterialmente insicura, la vittima perfetta per l’alieno. L’indecisione sotto la pioggia battente è un ostacolo da niente per Drill, che utilizza l’ennesimo inquietante bambino per farle oltrepassare il punto di non ritorno.
Tutto infatti converge nella casa di Thomas Harcourt, in pochi secondi di delirio: Lena spara a ripetizione contro l’uomo, appena prima che potesse rivelare a Claire e a Sean come liberarsi definitivamente “del loro” Drill, avendolo lui stesso fatto in passato. Non credo che l’uomo sia morto, ma la scena di per sé è il primo momento davvero forte della stagione, visto e considerato il build-up e la rapida escalation del piano perverso di Drill.
TOP E FLOP
Un bilancio di questo episodio di The Whispers:
- Wes e Jessup sono, a diversi livelli, inqualificabili: avrebbero potuto alzare il culo verso il Delaware più tempestivamente, con un po’ di istinto e intelligenza. Praticamente è da otto episodi che tutti gli agenti dell’FBI sembrano un branco di scimmie ammaestrate, ben lontani dai molti archetipi di successo propinatici negli anni in tante altre serie tv.
- MdA è una piacevolissima sorpresa, non tanto nel personaggio in sé, ormai irrecuperabilmente compromesso, quanto nella capacità di Kristen Connolly di catturare lo spettatore con la sua bravura, venuta pienamente a galla nei momenti successivi al climax dell’episodio. MdA è in stato di choc, raggelata, occhi vitrei, e non posso fare a meno di empatizzare nonostante il suo gesto sconsiderato.
- I Bennigan insieme sono affiatati, e ho apprezzato il dialogo nella stanza del motel: stanno cercando di ritrovare la loro serenità di coppia, messa a repentaglio non solo dall’avvento di Drill. Nulla da eccepire.
Tirando le somme: il dramma è reale e finalmente siamo colti un minimo in contropiede dall’evoluzione della trama. Certo, il peccato è che questa evoluzione sembra fin troppo costruita ad arte, con un grado di prevedibilità ancora troppo alto per poter dare punteggio pieno agli episodi. Si nota tuttavia un piccolo salto di qualità: tutto è più preoccupante e frenetico, senza tuttavia cadere nell’errore di tralasciare i sentimenti e le interconnessioni tra i personaggi. Un 3 PorcaMiseria su 5 che ha l’aria di un 3.5 (metteremo i mezzi voti, abbiate fiducia!).
Certe cose non passano inosservate.
https://twitter.com/perfectderavin/status/623522616859623424
Fate qualcosa, SEDATE QUELLA BAMBINA!
#TheWhispers A Wes e Lena consiglierei di valutare l'opzione dell'abbandono di minore.
Sarebbero più che giustificati.— ALYS (@_alysss) July 21, 2015
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Porcamiseria
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