Vikings6×08 Valhalla Can Wait – 6×09 Resurrection

Gli avvenimenti recenti riscrivono gli equilibri tra i figli di Ragnar in vista dell'imminente battaglia. Mentre Ubbe intraprende una nuova avventura, Bjorn affronta una crisi matrimoniale dai risvolti inaspettati.

6.7

Dopo aver dedicato una puntata celebrativa al percorso e al ricordo di una delle colonne portanti della serie, con l’avvicinarsi del mid-season finale Vikings schiera le proprie pedine in vista della battaglia che ci traghetterà verso gli ultimi dieci episodi.

Se da un lato è inevitabile che l’ottavo episodio dedichi molta attenzione al disperato lutto di Bjorn, (che riviviamo anche noi attraverso un commovente flashback delle prime stagioni, in cui entrambi i genitori erano ancora vivi) e ai conseguenti sensi di colpa per non essere riuscito a evitarlo, dall’altro non si perde di vista la trama orizzontale, che prosegue con un ritmo disteso ma deciso.

© History Channel

La morte di Lagertha ha determinato una frattura ulteriore tra i figli di Ragnar, portando il maggiore a condannare il suo assassino all’esilio. Nel frattempo Re Harald continua a fare quello che gli riesce meglio: si crogiola nel potere appena acquisito tra feste e acclamazioni, ridicolizzando Re Olaf, tenuto in ostaggio in qualità di consigliere e buffone. La tensione tra il figlio maggiore di Ragnar e il “re di tutta la Norvegia” è sempre crescente, almeno finché entrambi non vengono a conoscenza della minaccia dei Rus; l’incombere dell’attacco da parte di Oleg porta i due leader a prendere in considerazione l’idea di far fronte comune, ma quest’alleanza è più instabile della mente di Hvitserk.

Non si perde di vista la trama orizzontale, che prosegue con un ritmo disteso ma deciso

Come se la morte della madre, l’esilio del fratello e il nuovo pericolo non bastassero, Bjorn va a complicarsi ulteriormente la vita cedendo ancora una volta alla seducente schiava Ingrid e, dato che ormai tutta la città sa di questa storia, non stupisce il fatto che Gunnhild si presenti come se niente fosse nella stanza in cui i due stanno consumando e suggerisca rassegnata al marito di sposare anche la nuova amante; ma era davvero necessario ripetere questo dramma proposto ciclicamente già dai tempi di Ragnar? Probabilmente no, a meno che il dolore soppresso di Gunnhild non ci riservi qualche sorpresa in futuro.

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Oltre a Bjorn Fianco di Ferro, l’altro figlio di Ragnar al centro dell’attenzione continua ad essere Hvitserk, il quale dimostra di non aver concluso il proprio percorso neanche con l’uccisione di Lagertha e di avere ancora un ruolo nel futuro della serie. Difatti il suo incontro con Ivar nei boschi, che avviene in circostanze piuttosto confuse, cambia ancora una volta lo schieramento e i rapporti tra i fratelli, e lo fa in modo decisamente forzato.

Ormai Hvitserk è un personaggio disperato e dalla mente disturbata e imprevedibile, ma viene spontaneo chiedersi come quella disperazione causata dai crimini di Ivar possa adesso ritrovare proprio nel ricongiungimento con il Senz’ossa una consolazione: la motivazione della dipendenza tossica di Hvitserk dal fratello sarebbe sufficiente, ma sarebbe stato più opportuno soffermarsi su questa ambiguità e inserire un momento di transizione che sottolineasse la sua difficoltà e il suo tormento, invece di un taglio netto su un pacato dialogo in cui rileviamo una certa incoerenza da parte di entrambi – d’altronde, anche Ivar ha tutti i motivi per non fidarsi del fratello.

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Nello stesso errore cade anche l’altra grande storyline del nono episodio, quella di Ubbe, che anzi lascia ancora più perplessi – non che ci aspettassimo di meglio da questo ritorno sull’infausto suolo islandese, che già nella scorsa stagione ci ha fatto arrabbiare più del dovuto. Se da un lato sembra che ci siamo ufficialmente liberati di Floki, dall’altro a prendere il suo posto è l’enigmatico Othere, il viandante che ha scoperto una terra d’oro a ovest cui Ubbe voleva rivolgersi per intraprendere la stessa avventura; stando a quanto racconta, il nuovo personaggio sembrerebbe chiamarsi in realtà Athelstan – un simpatico scherzo degli dei confezionato su misura per Floki? – e avere un passato da missionario cristiano.

Is your name really Athelstan? You have no idea what that name means to me.

La reazione del vichingo a questa rivelazione è ancora più incomprensibile di quella del fratello Hvitserk all’incontro con Ivar: è davvero Ubbe, l’unico ad aver ripreso l’apertura in ambito religioso del padre al punto da farsi battezzare per stringere un’alleanza con gli inglesi, quello che adesso condanna a morte senza esitazioni un uomo con cui sperava di collaborare solo perché scopre che non crede in Odino e tutti gli altri? E qual è il senso del riferimento all’importanza del nome di Athelstan per lui dopo un comportamento del genere? È vero che il personaggio non sta brillando in questa stagione, ma una volubilità del genere – sottolineata addirittura da Torvi – non lo aiuta.

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L’unica pedina ancora non schierata con precisione è Ivar, che nel frattempo prosegue il suo soggiorno alla corte di Oleg e Katia/Freydys, aspettando il suo momento e arruffianandosi il principe Igor. Il suo doppio gioco tiene vivo il nostro interesse e promette qualche sorpresa, mentre l’arrivo di Hvitserk rende ancora più imprevedibile il ruolo dei fratelli reietti nell’imminente attacco di Oleg alla Norvegia.

La curiosità c’è e le basi per un buon mid-season finale pure, sperando solo che non venga penalizzato da altri errori superficiali come quelli riscontrati in questi episodi nella caratterizzazione dei protagonisti.

  • 6/10
    Storia - 6/10
  • 7/10
    Tecnica - 7/10
  • 7/10
    Emozione - 7/10
6.7/10

Summary

Nel disporre le proprie pedine sulla scacchiera per il finale di metà stagione Vikings stravolge gli equilibri tra i personaggi e, nel ricostruirne altri, commette qualche inciampo evitabile che penalizza due episodi che bilanciano bene introspezione dei protagonisti e sviluppo della trama.

Porcamiseria

6.7

Nel disporre le proprie pedine sulla scacchiera per il finale di metà stagione Vikings stravolge gli equilibri tra i personaggi e, nel ricostruirne altri, commette qualche inciampo evitabile che penalizza due episodi che bilanciano bene introspezione dei protagonisti e sviluppo della trama.

Storia 6 Tecnica 7 Emozione 7
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