Doppia recensione per Wayward Pines, che continua a dare soddisfazioni, anche se con qualche perplessità. Vediamo insieme i due episodi in questione.
Betrayal
Sappiamo tutti quanto sia difficile mantenere un segreto: infatti, in barba a quanto promesso a Pilcher, la prima cosa che Ethan fa appena vede la moglie Theresa è quella di rivelarle di essere tutti nel 4028. Theresa ovviamente pensa che al marito abbiano fatto il lavaggio del cervello, e possiamo darle torto? Tra l’altro Ethan non fa nemmeno in tempo a riprendere le sue mansioni di sceriffo che si ritrova una bomba piazzata in macchina.
Sospettando degli stessi “terroristi” che non fanno dormire il povero Pilcher, imparanoiato che ciao, Ethan inizia a indagare sul passato degli abitanti di Wayward Pines, e scopre che tale Franklin Dobbs prima lavorava proprio con gli esplosivi. Interrogato e messo alle strette, Franklin riesce a non rivelare niente, ma da bravo pirla corre dritto dal socio Harold Ballinger: Ethan segue Franklin, e Harold capita la trappola cerca di fuggire.
Ma dove scappi dentro un recinto elettrificato con migliaia di telecamere? Che poi non fa nemmeno 30 metri che viene placcato. Durante l’interrogatorio dice di aver agito da solo… Ma Ethan ovviamente non gli crede: sa che dietro c’è Kate, che viene convocata per fare chiarezza. Kate è onesta nell’ammettere che il gruppo di sovversivi è l’unica cosa che l’ha fatta rimanere sana di mente, e nel momento in cui Ethan rivela la storia del 4028 – guarda che è sempre un segreto eh! – è preso di nuovo per pazzo. Kate viene quindi rilasciata, perché in fondo ha solo cercato di farti saltare in aria, niente di così grave; ovviamente lei si precipita dai complici per anticipare il piano di fuga. Mentre sono lì, arriva una telefonata dall’infermiera Pam per la convocazione annuale sulla fertilità: a Wayward Pines i figli sono la risorsa più grande, e il fatto che Harold e Kate non ne facciano non è visto di buon occhio.
Theresa continua ad indagare sul plot 33, e scopre che c’è un sotterraneo chiuso da una porta metallica, e una scena successiva ci suggerisce che quello sia il luogo dove i ribelli andavano ad incontrarsi all’inizio per parlare della loro vita precedente, ma di sicuro c’è ben poco. I cittadini hanno creato prima una sorta di gruppo di autoascolto, per condividere ricordi e paure, per poi maturare un desiderio di fuga, che onestamente condivido: immaginatevi di stare nella loro stessa situazione, poverini…
Theresa incontra di nuovo Kate, e dopo la pausa caffè della sesta puntata, finita un po’ amara, quest’ultima rivela un particolare molto interessante: apparentemente in passato aveva ricevuto una telefonata dall’agente Adam Hassler, che la avvertiva che avrebbe fatto parte di un esperimento… In seguito all’incontro e allo strano saluto di commiato di Kate, Theresa ne parla con Ethan, e i due capiscono che forse quella stessa sera ci sarà il tentato piano di fuga con l’esplosivo.
Ethan riesce a rintracciare Kate e gli altri e fermarli proprio ad uno degli ingressi del recinto, sventando il piano di farlo saltare. Un altra bomba però è in viaggio verso un secondo ingresso, questa volta trasportata da Ted con il camioncino delle consegne. E chi sale sul camioncino per andare ad infrattarsi nei boschi per pomiciare? Ben e Amy, anche in seguito alla lezione di riproduzione sessuale tenutasi a scuola: la professoressa Fisher – che ricordiamo è una psicanalista esperta in ipnosi – continua con il suo indottrinamento, e parla molto apertamente di sesso e bambini alla sua classe, proprio perché a Wayward Pines c’è bisogno di aumentare la popolazione.
Altro che teoria Gender, la Fisher è super esplicita! Morale della favola, Amy è un po’ in calore, e nel camioncino inizia a limonarsi Ben… ma guarda un po’, un carillon, facciamolo suonare: BOOOM, la bomba esplode. Amy è salva, Ben invece è più morto che vivo, sbattuto a terra. Ethan, che stava seguendo il camioncino, soccorre suo figlio ed Amy.
Voto all’episodio? Molto buono, tiene alta la tensione con finale esplosivo (ok, battutaccia, scusate): ho amato soprattutto il modo in cui Ethan rivela il segreto un po’ a tutti ma senza convinzione, e non viene creduto nemmeno dalla propria moglie. Il colpo di scena finale ci sta, come anche il diversivo delle due bombe: il personaggio di Kate inizia ad avere più importanza, secondo me nasconde altre succose sorprese. 4 PorcaMiseria su 5.
The Friendliest Place on Earth
Ethan arriva all’ospedale con il figlio tra le braccia, che viene subito preso in custodia dall’infermiera Pam e dal suo staff medico: da notare come Pam adesso sia molto più umana rispetto all’inizio della serie, e con quale dedizione cerca di ottenere la fiducia del nuovo sceriffo. Ben si riprende praticamente subito, mentre Ted, il fattorino della bomba, è morto nell’incendio del camioncino. Ma come, nemmeno un timpano perforato, un braccio rotto? Solo due graffi sulla faccia? Non dico di ucciderlo )anche se secondo me ci stava, non amo molto il personaggio), ma almeno rendere più realistico il fatto che la bomba gli è letteralmente esplosa in faccia.
A complicare la situazione però arriva Miss Fisher, che da viscida instilla nella mente del ragazzo dubbi a proposito dei suoi genitori: come mai Ethan ha liberato il bombarolo? Se non l’avesse fatto, tu non saresti in un letto di ospedale… In più, Harold è il compagno di Kate, vecchia fiamma del padre, quindi applausi alla prof per essere riuscita a mettere dita in ogni piaga possibile! Ben è confuso ed arrabbiato con i suoi genitori, ma Theresa non ci mette molto a capire che c’è sotto lo zampino della Fisher: infatti la affronta e le fa capire chiaramente di stare lontano da suo figlio che ti spacco la testa. Ethan intanto se la deve vedere con Kate, rinchiusa in cella, che si ostina a non voler credere alla storia degli abomini, del 4028 e dei folletti del bosco. Pilcher la visita in cella, deluso da come la sua cittadina preferita sia invece a capo della cellula terroristica. Interessante come Pilcher metta la sicurezza prima di tutto, a costo di qualsiasi libertà, come dichiara a Kate: Wayward Pines assume un po’ le sembianze di una critica alla società moderna, dove il governo può spiare ogni ambito della tua vita.
Abbiamo un bellissimo flashback, in cui conosciamo di più il passato di Kate a Wayward Pines, visto che si trova in città da 12 anni: la rivediamo pazza legata con una camicia di forza, interrogata da Pilcher – che in città fa lo psichiatra, non dimentichiamocelo – mentre chiede chi sia sotto questo esperimento governativo: la CIA? L’FBI? Gli Orsetti del Cuore? Di nuovo mi viene da pensare alla famosa telefonata dell’episodio scorso… Dall’essere pazza isterica Kate si calma, e la rivediamo più sana di mente mentre rassicura Pilcher nel suo studio da strizza cervelli, anche se si capisce subito che sta mentendo per non essere più rinchiusa: la prescrizione con le medicine viene infatti stracciata subito dopo. Le paranoie di Pilcher si centuplicano, fino a sospettare che tra lo staff dietro le quinte di Wayward Pines possa esserci un traditore: richiede a Pam di interrogare tutti i dipendenti della struttura che si occupano della sicurezza per scovare il colpevole, ma trova solo un povero addetto al controllo dei video, Reggie, che ogni tanto chiude un occhio quando sente i discorsi malinconici dei cittadini sulle loro vite passate…
Niente da fare, è un’infrazione da punire, e nonostante il parere discordante della sorella, Pilcher procede con la punizione: Reggie viene criocongelato, a monito di tutti gli altri addetti. Avrete probabilmente notato come Pilcher sia sospettoso persino della sua stessa sorella: sono curioso di sapere se questa sfumatura avrà un risvolto per i prossimi episodi. Possibile che Pam, così dentro la causa del fratello, a cui si dedica anima e corpo, stia facendo il doppio gioco? Io dubito fortemente…
Intanto, Ethan si riavvicina a Theresa, rivelando i dettagli che lo portarono al tradimento con Kate, e sembra funzionare: la preoccupazione per il proprio figlio smuove il cuore di madre e moglie. In paese nel frattempo viene indetta una festa da Pilcher per celebrare la città, ma Ethan interviene e la blocca: troppa gente nello stesso posto dopo un attacco-bomba (anche se ufficialmente è stata una fuga di gas a provocare l’esplosione) è una situazione pericolosa.
I terroristi superstiti (alcuni disertano perché la cellula senza Kate si è di fatto sciolta) hanno infatti un’altra bomba, e sono riusciti a rubare un altro camion, più grosso, ancora intenzionati a fuggire sfondando uno dei cancelli. Ethan è sulle loro tracce e riesce a intercettare Harold, lo gonfia un po’ di botte e lo ammanetta ad un albero. Il suo compare però è già partito col camion verso uno dei cancelli, e lanciandosi a tutta velocità lo sfonda, facendo saltare la corrente.
Portando il cadavere del collega morto, per poterlo seppellire “in terra libera”, non fa nemmeno in tempo a fare tre metri che gli abomini sopraggiungono e iniziano a far merenda con entrambi i corpi. L’ultima scena lascia presagire l’ingresso degli abomini all’interno di Wayward Pines.
Un episodio un po’ confusionario: non mi è piaciuta per niente la parte di Ben miracolato, mentre Ted che era al sicuro nell’abitacolo è morto. Sono molto suscettibile riguardo a queste situazioni, non è mica Beautiful. Inoltre, un episodio un po’ troppo rapido, forse perché siamo comunque agli sgoccioli, ma non mi ha entusiasmato, di tutti gli 8 è quello che mi è piaciuto meno, quindi si merita un 3 PorcaMiseria su 5.
Ed ecco i vostri tweet!
Iniziamo con un’attenta analisi del personaggio di Ben
https://twitter.com/perfectderavin/status/619497785835044864
La prof vedo che sta simpatica a molti…
L'insegnante si dimostra peggiore dell'infermiera, e dire che pensavo fosse impossibile #WaywardPines
— binnie (@isatbytheriver) July 9, 2015
Non tutti apprezzano la nostra Wayward Pines, ma bisogna ascoltare anche i pareri contrari…
#WaywardPines è una grandissima delusione.
— DinoJosz (@DinoJosz) July 13, 2015
E infine la genialata del secolo:
L'ultima genialata: il cartello "Non superare il muro" dopo il muro. #WaywardPines
— Fabio Di Felice (@drizzt1186) July 9, 2015
Porcamiseria
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