Doveva essere “una botta e via”, quella con Wayward Pines. Doveva essere una miniserie evento unica e irripetibile, vista soprattutto la chiusura del cerchio operata nel presunto series finale. Qualcosa certamente sfuggiva, era un finale con ancora qualche prospettiva irrisolta, ma quale serie tv non lascia prospettive irrisolte? Con il sacrificio di Ethan Burke, la semi-distruzione della cittadina e il nuovo risveglio di Ben, eravamo pronti a dare l’addio a Wayward Pines.
E invece no. Alla notizia del rinnovo ci assale il pregiudizio, quasi paragoniamo il ritorno della fortunata serie Fox a quelle fastidiose afte che ogni tanto spuntano senza preavviso, sebbene la prima stagione complessivamente non sia stata affatto male. Una prosecuzione della storia potrebbe sia fare luce sul futuro di Ben, sia risultare un farraginoso déjà vu, essendo le dinamiche di Wayward Pines già state ampiamente svelate.
La verità sta giustamente nel mezzo: a più di tre anni di distanza, vige la legge marziale della First Generation, in lotta contro i ribelli, capeggiati da Ben e non intenzionati a piegarsi alla dittatura – corredata anche di divise di richiamo vagamente nazista. I mezzi a disposizione per assicurare il controllo sono certamente minori rispetto al modello originale del Dr. Pilcher, ma tutto pare proseguire più o meno ordinatamente.
Nel futuro remoto di Wayward Pines arriva un nuovo personaggio, nonché nuovo protagonista: Theodore Yedlin (Jason Patric), reclutato nel presente dal non proprio compianto sceriffo Pope (Terrence Howard) ha il compito di salvare il vecchio capo dei ribelli Kate Hewson (Carla Cugino) rimasta ferita alla base del collo e in urgenza di intervento chirurgico. La sensazione di smarrimento e il background relazionale precario di Theodore ricordano molto Ethan Burke (compresa l’irrisoria insistenza nel pretendere spiegazioni), pur risultando in ultima analisi meno efficace, visto che lo spettatore sa benissimo i meccanismi della asettica cittadina dell’Idaho. Molto più efficaci risultano l’evoluzione di Ben e la presenza di due vecchie conoscenze: la già citata Kate e Megan Fisher, l’illuminata Pilcheriana che credevamo morta nel finale della prima stagione, quando invece è viva e malconcia, in sedia a rotelle.
Il déjà vu è innegabilmente potentissimo, ha la stessa familiarità di una domenica a pranzo dai parenti, ma almeno in questa occasione il tempo non sembra procedere col contagocce: l’episodio risulta tutto sommato godibile, veloce ma non velocizzato, nonostante il climax venga raggiunto senza troppi indugi. Il grosso problema è la mancanza di elementi distintivi nel cast, in grado di alzare il gradimento oltre la soglia della mediocrità. La dipartita di Kate – e quindi di Carla Cugino dal cast – innanzitutto vanifica lo scopo del nuovo protagonista a Wayward Pines, ma soprattutto priva la serie di un asset qualitativamente una spanna sopra al resto.
Prima dell’inizio dell’episodio avevo già 1 porcamiseria su 5 nel cassetto, e non avrei scommesso un centesimo sul ritorno di Wayward Pines. Dopo la visione, nonostante gli innegabili difetti, posso dire di essere comunque curioso di sapere come va avanti, contando anche che protagonista e soci sono stati catapultati in faccia agli abbies subito, all’inizio della stagione. Rendiamo quindi onore al merito, con 3 porcamiseria su 5 di incoraggiamento, sperando che l’opera dedicata a questo futuro distopico esca dalla comfort zone creata dal suo precedente capitolo.
Curiosità
- Carla Cugino appare solo come special guest nell’episodio. Questo avrebbe dovuto farci insospettire sin dall’inizio.
- Una new entry apprezzatissima nel cast è Kacey Rohl (l’Abigail Hobbes di quel piccolo capolavoro che è Hannibal) nel ruolo di Kerry Campbell, nelle alte sfere della First Generation.
- Questa stagione segna il definitivo distacco dall’omonima serie di romanzi di Blake Crouch. Sono cambiati anche gli showrunner, il che fa sperare in una ventata di novità sia nella regia che nella sceneggiatura.
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Questa prima puntata mi ha spaesata, non so come sentirmi a riguardo #WaywardPines
— Wasabi 🥡 (@rachel4mber) May 27, 2016
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