Nel 2014 What We Do In The Shadows è stato un film di culto tra gli appassionati del genere. Ora, a distanza di cinque anni, la storia torna in scena sotto forma di serie tv: una nuova ambientazione, nuovi personaggi ma vecchie dinamiche e la stessa comicità di allora. Riuscirà questa serie a dimostrarsi all'altezza del film?

6.8

Nel 2014 il mockumentary What we do in the shadows era stato una piacevolissima sorpresa, ottenendo un discreto successo e critiche molto positive, un piccolo cult per gli amanti del genere.
Dopo l’abbandono del progetto relativo al suo seguito, è arrivata la notizia che in America avrebbero prodotto una serie ispirata al film, e per meglio evidenziare questo legame, oltre allo stile, alla tematica e al titolo sono stati ingaggiati anche gli autori originali del film.

Jemaine Clement (che nel film interpretava anche il ruolo del vampiro guerriero) ha scritto la sceneggiatura del pilot e diretto i tre episodi successivi, mentre Taika Waititi (pure lei presente anche nel cast originario, chiaramente nei panni della vampira) ha diretto il pilot.

Questo primo episodio, forse proprio per via del team creativo che ci sta dietro, ricorda moltissimo il film.
Abbiamo di nuovo quattro vampiri che convivono da secoli, anche se ora ci troviamo a Staten Island, in America. E di nuovo abbiamo un vampiro aggressivo e di chiare origini guerriere (Nandor), una vampira (Nadja), un altro vampiro normale (Laszlo) e un vampiro atipico (Colin).
I personaggi differiscono un poco dagli originali, certo: Nandor pur rimanendo molto antiquato lo è probabilmente meno del suo predecessore, Nadja intrattiene una relazione con Laszlo e fantastica che un mortale che è solita stalkerare sia la reincarnazione di un suo vecchio amore, Colin qui non è un vampiro talmente antico da essere selvatico ma un vampiro energetico, la forma più comune di vampiro, in grado di muoversi alla luce del giorno e di assorbire l’energia vitale delle sue vittime annoiandole a morte con i suoi discorsi o irritandole fino all’esasperazione.
La figura rimasta più in ombra è quella di Laszlo, che sembra alternare momenti in cui tenta di ribellarsi al controllo degli altri due vampiri a periodi in cui si limita a fare ciò che gli viene detto.

Abbiamo poi Guillerme, il famiglio di Nandor. E’ un umano che da dieci anni fa da amico e schiavo al vampiro, con la non tanto segreta speranza di venire prima o poi ricompensato ottenendo in dono la vita eterna. Se la sua carriera ripercorrerà le orme di chi lo ha preceduto, sarà meglio non trattenere il respiro nell’attesa della sua vampirizzazione…

Finiti i personaggi, possiamo passare a ciò che realmente interessa: com’è questa serie? Di cosa tratta?

L’impressione è che si cerchi di mantenere il tono divertente e pieno di humour macabro del film, accompagnandolo a un accenno di trama generica in grado di trascinarsi lungo l’intera stagione. La lunghezza degli episodi, se si manterrà questa del pilot (29 minuti) di certo aiuterà.
Il grosso rischio di questa serie infatti è quello di ripetersi e di scadere al livello di parodia di sé stessa: dovesse continuare a insistere troppo sulle gag dovrebbe trovare il modo di rinnovarle continuamente: è divertente vedere il comportamento di Nandor al supermercato, e la sua interazione col commesso, ma se dovesse ripetersi spesso questa scena diventerebbe pesante, così come se ci fossero altre riunioni tra coinquilini per indicare i problemi igienici della casa: divertentissimo la prima volta, probabilmente irritante alla quarta o quinta.

Sarà interessante vedere come, dal prossimo episodio e soprattutto dal quinto, quando gli ideatori del format non ci saranno più, procederà la serie.
Anche perché gli spunti per una storia divertente ci sono tutti: la trama si avvia infatti quando una lettera preannuncia la visita ai quattro vampiri da parte del loro antico Maestro, un vampiro potente e che crede fermamente la loro specie debba governare il mondo e soggiogare quindi gli umani. Mentre i quattro, invece, si sono limitati a vivacchiare nella casa, uscendo di notte a cacciare e cercando di non farsi notare troppo, godendosi la vita nel Nuovo Mondo.
Facile immaginare quindi l’ideazione di numerosi piani più o meno sfortunati per ottenere il dominio di Staten Island sotto la guida spettacolare del Barone.

Sicuramente un pilot piacevole, con alcuni ottimi momenti come il confronto tra coinquilini riguardo all’igiene della cella dove tengono il cibo, la scena del risveglio di Nandor e in seguito del Barone, il personaggio di Colin e quello di Guillerme. Piacevoli anche i riferimenti ad altri vampiri celebri (dal fatto che fin da piccolo Guillerme amasse vestirsi da vampiro, per la precisione Lestat di Intervista col vampiro, fino al glitter che Nandor si mette per assomigliare ai vampiri di Twilight) e le illustrazioni d’epoca mostrate per accompagnare i momenti in cui un vampiro racconta di sé e del proprio passato davanti alle onnipresenti e sempre invisibili telecamere della troupe del mockumentary.
Altre cose invece non hanno convinto appieno, come Nadja con Jeff o la relazione di Laszlo con gli altri vampiri, ma sicuramente ci sarà modo per gli sceneggiatori di tornarci sopra e di ampliarle in maniera più approfondita e curata.

  • 6.5/10
    Storia - 6.5/10
  • 7/10
    Tecnica - 7/10
  • 7/10
    Emozione - 7/10
6.8/10

Summary

Il pilot si dimostra molto fedele al film originario, anche grazie al team creativo dietro la sua stesura. C’è la vena umoristica che ci si aspettava, e abbiamo una trama potenzialmente in grado di generare diversi spunti per l’intera durata della stagione. Sempre che riescano a bilanciare storia e gag comiche anche quando, tra un mese, Clement non sarà più dietro agli episodi. Comunque il primo impatto con la serie è buono.

Porcamiseria

6.8

Il pilot si dimostra molto fedele al film originario, anche grazie al team creativo dietro la sua stesura. C'è la vena umoristica che ci si aspettava, e abbiamo una trama potenzialmente in grado di generare diversi spunti per l'intera durata della stagione. Sempre che riescano a bilanciare storia e gag comiche anche quando, tra un mese, Clement non sarà più dietro agli episodi. Comunque il primo impatto con la serie è buono.

Storia 6.5 Tecnica 7 Emozione 7
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