Arrow3×13 Canaries

Tempo di cambiamenti a Starling City, la città dove chiunque può essere un supereroe e dove nessuno riesce a mantenere un’identità segreta per più di 4 puntate. Nello scorso episodio, Oliver Queen era finalmente tornato in città dopo essere stato ucciso – su per giù – da Ra’s Al Ghul. Nel frattempo il Team Arrow si era riorganizzato per riuscire a far […]

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Tempo di cambiamenti a Starling City, la città dove chiunque può essere un supereroe e dove nessuno riesce a mantenere un’identità segreta per più di 4 puntate.

Nello scorso episodio, Oliver Queen era finalmente tornato in città dopo essere stato ucciso – su per giù – da Ra’s Al Ghul. Nel frattempo il Team Arrow si era riorganizzato per riuscire a far fronte alle emergenze senza di lui, e in questo nuovo episodio si torna ad approfondire questo aspetto.

Infatti, per quanto tutti siano contenti di riavere Oliver tra loro, non sono poi tutti così propensi a seguire di nuovo a testa bassa ogni sua indicazione: il tempo passato in autonomia li ha resi più indipendenti e capaci – o almeno ne sono convinti – di prendere le proprie decisioni. Roy vuole avere più libertà di azione per sé e per Thea (di questo parleremo meglio più avanti), Felicity – ancora incazzata per la scelta di Ollie di collaborare con Merlyn – continua a contraddire le scelte di Arrow e Laurel vuole essere lasciata libera di seguire le orme della sorella senza qualcuno che si preoccupi per la sua salute.

In realtà, meno male che qualcuno se ne preoccupa, perché con il ritorno a Starling del nuovo Conte Vertigo le cose si fanno difficili. Black Canary paga la propria inesperienza facendosi iniettare una bella dose di Vertigo, che le provoca allucinazioni di Sara e le crea più squilibri di quanti già non ne abbia da sola. Per fortuna, questa disavventura (e un bel discorsetto di Felicity) la costringono a fare i conti con ciò che sta facendo: sta cercando di essere una – brutta – copia di Sara, mentre dovrebbe lasciar andare il suo ricordo e trovare una propria identità come eroina. E ci riesce, grazie a Dio, ma non senza essersi fatta iniettare ancora un altro po’ di Vertigo e aver avuto anche allucinazioni del padre.

Già, povero Quentin. Come se non bastasse che un po’ tutti intorno a lui stiano diventando supereroi o aspiranti tali, compresa l’altra sua figlia, ora deve pure fare i conti con la morte di Sara, dato che Laurel ha finalmente trovato il coraggio di dirglielo.

Not my girl. Not again.

Le cose nel frattempo si fanno complicate anche nella famiglia Queen.

Malcolm consiglia a Oliver di dire tutta la verità a Thea e inaspettatamente, seppur con qualche riluttanza, Oliver lo fa davvero e si rivela – e di riflesso rivela anche Roy – come Arrow. Ma la cosa ancora più inaspettata è la reazione di lei: Thea infatti comprende che tutte le bugie e le scuse del cazzo inventate da suo fratello erano a fin di bene, perché qualcuno aveva bisogno dell’aiuto della Freccia, e mette da parte tutte le incomprensioni degli ultimi mesi per considerarlo un eroe.

Tale reazione era davvero imprevedibile, perché noi tutti ci aspettavamo che il tempo passato con Merlyn a Corto Maltese l’avesse resa più fredda e in qualche modo più spietata. Invece ha messo la famiglia (quella vera, non quella biologica) davanti a tutto e, anzi, chiede di allontanarsi da Malcolm ritenuto responsabile di averle tenuto nascoste troppe cose. FIGURIAMOCI se dovesse scoprire di essere stata usata come esca per liberarsi di Ra’s Al Ghul e Oliver nello stesso momento. Francamente non mi capacito di come nessuno, nemmeno Roy, abbia ancora avuto il coraggio di dirglielo.

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Fatto sta che Ra’s è sulle tracce di Oliver e Malcolm e ha iniziato a prendere di mira Thea, usando un suo assassino sotto le spoglie del dj Chase per avvicinarla. Una volta smascherato ed eliminato Chase, grazie soprattutto a Roy, Malcolm inizia l’addestramento promesso a Oliver e spedisce entrambi i fratelli Queen sull’isola.

Episodio di contrasti ma tutto sommato ben confezionato. Ho amato il ritrovato e finalmente sincero rapporto tra Oliver e Thea, e sono rimasto straziato dalla reazione di Quentin alla notizia della morte di Sara, ma allo stesso tempo non posso più reggere l’utilizzo del Conte ogni qualvolta vi sia da riempire un episodio con un cattivo random o qualche personaggio debba fare i conti con il suo lato oscuro (senza contare che l’altro Conte, quello interpretato da Seth Gabel, era decisamente meglio).

Dovrei assegnare 3 porcamiseria, ma ne assegno 4 sulla fiducia: la prossima puntata si prospetta esplosiva, con il ritorno di Slade Wilson e l’inversione totale della struttura della narrazione: il tempo presente si svolgerà sull’isola, mentre i flashback saranno ambientati a Starling City. Geniale.

Porcamiseria

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