Arrow4×10 Blood Debts

La pausa natalizia di Arrow è stata rapida e clemente; non abbiamo sentito troppo la mancanza di Oliver Queen e soci e – soprattutto – non ci ha dato troppa pena la sorte di Felicity, che avevamo lasciato sanguinante sul bordo della strada, tra le braccia del fidanzato, dopo un’amichevole sparatoria di Darhk. Questi nuovi […]

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La pausa natalizia di Arrow è stata rapida e clemente; non abbiamo sentito troppo la mancanza di Oliver Queen e soci e – soprattutto – non ci ha dato troppa pena la sorte di Felicity, che avevamo lasciato sanguinante sul bordo della strada, tra le braccia del fidanzato, dopo un’amichevole sparatoria di Darhk.
Questi nuovi quaranta minuti confermano il trend di tutta la stagione: un cattivo ben riuscito e un ritmo piuttosto serrato degli avvenimenti, anche se questo episodio in particolare riporta sul piccolo schermo vecchie conoscenze e ci permette di ambientarci di nuovo a Star City senza troppa fretta. Ciò che si definisce una puntata di passaggio, insomma.

4x10 Blood Debts Arrow Recensione

Il fulcro di tutto l’episodio è Felicity, che pur essendo bloccata in un letto d’ospedale – tra un’operazione e l’altra – riesce ancora a essere la bussola morale di tutto il gruppo; Oliver ha sempre avuto la tendenza a scivolare nel lato oscuro – come le prime stagioni di Arrow ci ricordano, non si faceva scrupoli a uccidere chiunque avesse “failed this city” – e vedere la sua futura moglie e grande amore ridotta in quello stato ha cancellato nuovamente quell’umanità che ha faticosamente raggiunto nel corso della storia. Mentre cerca il nascondiglio di Darhk, dunque, trova solo Spettri silenziosi che preferiscono morire invece che parlare.

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Chi canta come un uccellino, invece, è proprio il fratello di Diggle, Andy: dopo puntate intere in cui è stato loquace quanto un comodino, è forse il primo episodio in cui lo sentiamo parlare per più di tre minuti consecutivi, ricordando il passato e il suo perenne confronto con il perfetto fratello maggiore. Il tipico complesso tra fratelli, quindi, spiega il perché già in giovane età non è stato esattamente uno stinco di santo e anche il motivo per cui è stato fatto arruolare nell’esercito; non è servito, comunque, ‘ché certe insoddisfazioni non ti abbandonano mai, ed è per questo che Andy ha preferito sfruttare il militare per distinguersi ancora una volta da Diggle. Crimini di guerra compresi.

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È anche grazie alle sue informazioni – ottenute non dopo un pestaggio ma dopo un confronto a cuore aperto con Diggle – che il Team Arrow scopre un possibile nascondiglio di Damien: Stonehaven, la stessa casa idilliaca dove l’avevamo visto in compagnia della sua famigliola.
Ma non sono Oliver, Thea, Laurel (ah già, c’è anche lei, sempre meno utile) e Diggle a giungere per primi nel nascondiglio di Darhk: è qua che torna in scena una vecchia conoscenza di Speedy, un tale Lonnie Machin, colui che in un impeto di bloodlust la giovane Queen aveva fatto alla brace tempo fa, sfigurandolo e facendolo impazzire – pare.

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Tutta la puntata alterna cattura, rilascio e nuovo tentativo di cattura del “povero” Machin, che comincia a essere anche lui un po’ confuso sul suo ruolo; Oliver, invece, tutt’altro: non riuscendo a trovare Darhk in nessun modo, decide di sfruttare Lonnie per arrivare a lui e portare finalmente a termine la sua vendetta. Ma la moralità di Green Arrow, anche grazie a Diggle che gli ricorda – da fedele consigliere – che è stato l’aiuto di Felicity a fargli riacquistare la pietà, interviene e salva la situazione: impedisce a Lonnie di torturare moglie e figlia di Damien e, in uno scontro frontale proprio con Darhk, ottiene una tregua momentanea come ringraziamento per il salvataggio. Il capo dell’H.I.V.E. è comunque un uomo d’onore, questo è innegabile.

4x10 Blood Debts Arrow Recensione

La tregua servirà a Oliver per trascorrere del tempo con Felicity, per cui non ci sono buone notizie: la sparatoria ha causato più danni del previsto e, purtroppo, Miss Smoak non potrà più camminare per un danno alla spina dorsale. Brutto colpo per tutto il Team Arrow.

Thea e il capo campagna elettorale intrattengono una superflua frequentazione, dopo che Speedy ha capito di essere in grado di controllare la sua bloodlust non avendo ucciso Machin ma, anzi, lasciandolo scappare. Diciamo che il capo campagna è utile solo e soltanto per il doppio gioco, del resto si può benissimo fare a meno.

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Nei flashback ancora pochi progressi e piuttosto noiosi, a dirla tutta: i suoi aguzzini decidono di risparmiare Oliver quando scoprono che gli ideogrammi orientali che gli ha lasciato John Constantine ormai nelle prime puntate possono servire per trovare quel misterioso e magico manufatto che tutti cercano. Spero significhi un ritorno di Constantine sullo schermo, ma per il resto ancora nulla di fatto.

Interessante, invece, il flashforward: quattro mesi dagli avvenimenti attuali, Oliver è ancora davanti a quella tomba che tormenta i nostri sogni di spettatori; scopriamo, tuttavia, che non vi è sepolta Felicity – per fortuna – ma che anzi la biondina è più arrabbiata che mai. Si direbbe essere lei pronta a uccidere, e non esita a consigliare a Oliver di fare ciò che deve fare e togliere di mezzo il colpevole.

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Chi ci sarà sepolto? Laurel ritroverà un’utilità in questo show? Prese in giro a parte, è un peccato che il suo personaggio venga sacrificato così tanto, essendo partito come uno dei protagonisti della serie o quasi.
Darhk smetterà di ossigenarsi i capelli? Quella che dovrebbe essere sua moglie, Ruvé, pare essere decisamente più spietata di lui, e molto determinata a portare a termine il progetto Genesis.
Come finirà?
Abbiamo ancora tredici episodi per scoprirlo.

Tre porcamiseria e mezzo. L’azione continua a restare ben fatta, ma i personaggi zoppicano ancora.
Arrow continua ad avere bisogno di una scossa.

3.5

 

Note nerd

  • Lonnie Machin è, come suggeriscono le molteplici A scarlatte che si lascia dietro, Anarchy; creato originariamente come avversario di Batman in Detective Comics, avrebbe dovuto essere un supercattivo esperto nell’informatica e nella filosofia politica, una sorta di V molto meno votato alla giustizia. In realtà, dopo la cancellazione della serie, compare molto poco nell’universo DC.

 

Decisamente!

Interessanti crossover:

Altro che Clio MakeUp:

 

 

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