Arrow4×11 A.W.O.L.

L’episodio di Arrow  di questa settimana mette da parte il passato del protagonista per focalizzarsi sui comprimari più importanti, Felicity e Diggle. Li troviamo alle prese con le conseguenze del loro passato in questa puntata che assesta un colpo di scena inaspettato e che potrebbe creare nuovi equilibri all’interno dello show. Alea iacta est Felicity, di ritorno dall’ospedale, deve […]

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L’episodio di Arrow  di questa settimana mette da parte il passato del protagonista per focalizzarsi sui comprimari più importanti, Felicity Diggle. Li troviamo alle prese con le conseguenze del loro passato in questa puntata che assesta un colpo di scena inaspettato e che potrebbe creare nuovi equilibri all’interno dello show.

4x11 A.W.O.L. Arrow recensione

Alea iacta est

Felicity, di ritorno dall’ospedale, deve affrontare il nodo della sua nuova disabilità, cercando di superare la paura di non poter più essere utile al gruppo. In conseguenza di queste sue insicurezze e dei farmaci che sta assumendo, la ragazza comincia ad avere le allucinazioni, che si manifestano nella versione dark e giovane di lei che avevamo conosciuto nella puntata The Secret Origin of Felicity Smoak della scorsa stagione. Mentre l’I.T. cerca di capire le cause e la soluzione di questo leggero ammattimento, il team Arrow affronta la pericolosa organizzazione criminale e militare Shadowspire, che sta facendo fuori gli ex colleghi di Lyla alla A.R.G.U.S. per mettere le mani sui codici d’accesso del misterioso Rubicon.

Per affrontare i mercenari John ricorre a malincuore all’aiuto di suo fratello Andy, ex membro di Shadowspire, di cui tornerà a fidarsi alla fine degli eventi. Intanto, grazie a una rinsavita Felicity, il gruppo riesce a mettere in salvo Rubicon, non prima però che Amanda Waller ci rimetta le penne, abbandonando definitivamente (con questo show non si può mai dire) la serie dopo quattro stagioni. Dal flashback infine apprendiamo che il capo di Andy quando militava tra gli Shadowspire è lo stesso Reiter incontrato da Oliver su Lian Yu.

4x11 A.W.O.L. Arrow recensione

Missing Oliver Queen

Arrow  non è nuovo a episodi in cui Oliver Queen viene messo da parte (o addirittura è assente) per dare spazio ai coprotagonisti, che, normalmente, se la cavano piuttosto bene. Anche questa puntata non è da meno, con un focus su Felicity e Diggle “costretti” ad affrontare le loro controparti. Da un lato abbiamo la dark Willow Felicity che tira fuori tutte le paure e le insicurezze della geniale I.T. in un momento di debolezza fisica e mentale, con l’instabilità dovuta al nuovo assetto delle cose che non rende chiaro se potrà ancora essere d’aiuto al team. Come un House strafatto di Vicodin, Felicity teme di perdere la propria lucidità mentale ma in virtù di questo timore affronta il suo doppelgänger con la testa alta. Dall’altro lato John si trova faccia a faccia con suo fratello, e, ancora più che nelle puntate precedenti, deve fare affidamento su di lui, nonostante la reticenza nei suoi confronti. Come successo con Oliver però, la prova che rinnova la fiducia si manifesta nel fondamentale aiuto di Andy per salvare Lyla dal fare la fine di Amanda.

Contemporaneamente, anche il fratello minore (in tutti i sensi, come diavolo hanno fatto a prenderlo come militare se è così basso?) acquista fiducia e una punta di rispetto per il maggiore, creando un humus fertile su cui far germogliare i semi di una rinnovata fratellanza (forse). La costruzione del suo personaggio è forse tra le più riuscite in questa stagione, nonostante sia difficile perdonare agli autori la facilità con cui ha nascosto la sua identità di signore della guerra.

4x11 A.W.O.L. Arrow recensione

Anche Lyla ne esce rafforzata da questa puntata degli specchi, risultando una controparte positiva dell’algida Amanda, di cui adesso potrebbe persino prendere il posto. Infatti appare piuttosto incerto il destino dell’A.R.G.U.S., che si reggeva sulle capacità strategiche della Waller. Con il Rubicon ancora in gioco e la conferma di Reiter dietro la Shadowspire è da escludere che l’agenzia venga messa in cantina, e potrebbero persino crearsi scenari di convergenza tra il piano dei mercenari e l’affaire Genesis di Damien Darhk (fresco fresco di cammeo nella nuova puntata di Legends of Tomorrow).

L’assenza dei pesanti e (finora) inutili flashback di questa stagione ha quindi giovato ad Arrow, e ciò dovrebbe forse far riflettere (anche se con colpevole ritardo) su una modifica degli stessi. In ogni caso, qualora fosse rinnovato per una quinta stagione, si porrà il problema per gli autori di riempire gli spazi attualmente occupati dal passato di Oliver Queen, dato che la linea temporale andrebbe a coincidere con l’inizio della prima stagione. Staremo a vedere se la serie riuscirà a vincere questa sfida con se stessa.

Si aggiunga infine che anche Laurel viene fuori positivamente da questo A.W.O.L., dimostrando che sa farsi valere di più come procuratore distrettuale e dispensatrice di consigli che non come vigilante mascherato.    

3.5

 

Note per nerd

  • Oliver decide che il nome da eroina per Felicity sarà Overwatch, scartando Oracle perché “già preso”. Nell’universo DC, infatti, il secondo nome viene assunto da Barbara Gordon (Batgirl) dopo essere stata ridotta sulla sedia a rotelle dal Joker (nel bellissimo The Killing Joke).
  • Il titolo dell’episodio è l’acronimo di Absent Without Official Leave che in gergo militare indica un soldato che abbandona la propria postazione senza permesso o in disaccordo con un ordine impartitogli.

A quanto pare è un sintomo comune:

Siamo increduli:

Pollo allo spiedo, ovviamente…

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