Arrow6×10 Divided

Per questo ritorno dopo il mid-season, Arrow si porta a casa un episodio senza infamia e senza lode. Vengono ripresi alcuni fili, ancora fin troppo lassi, e la continuità narrativa regala credibilità ai personaggi e alle loro azioni. Senza dimenticare un villain atipico, che non abbiamo ancora inquadrato appieno.

6.3

Cinque settimane dopo, la situazione per il Team Arrow sembra essere rimasta la stessa: la spaccatura fra Oliver – compresa la “vecchia” composizione dei comprimari, ovvero Felicity e Diggle – e i nuovi adepti del Team è diventata talmente profonda che neanche le scuse sincere di Green Arrow servono allo scopo. Va detto, la CW ha saputo trovare la maturità per trattare questa frattura: non può finire sempre tutto a tarallucci e vino e un minimo di coerenza narrativa, anche dopo la pausa invernale, è ammirevole. Certo, l’atteggiamento di un po’ tutte le parti coinvolte sembra fin troppo immaturo – colpa forse di una scrittura superficiale di un problema di fiducia che meriterebbe ben altro approfondimento – ma il risultato è abbastanza riuscito.

E così, il Team Arrow – proprio come suggerisce il titolo dell’episodio – si divide ufficialmente in due tronconi: da una parte il nuovo trio composto da Dinah, Rene e Curtis, dall’altra la vecchia guardia, con un Diggle completamente ristabilito grazie al chip inventato proprio da Curtis. Forse è proprio quest’ultimo, in questo caso, a fare la figura migliore: svincolato stavolta dall’essere a tutti i costi il comic relief della puntata, ha saputo mostrare maturità nell’aiutare – creando il succitato chip – quelli che comunque sono stati i suoi mentori e amici, senza calpestare i principi espressi nello scorso mid-season finale. Se resta su questi livelli, può crescere davvero bene.

Rene e Dinah sono sempre un po’ “tagliati con l’accetta” e non mostrano sfumature caratteriali: non è chiaro se per la recitazione o per semplice scrittura, ma le motivazioni di Rene per tradire Oliver – sacrosante, in un certo senso, quale padre non farebbe di tutto per la propria figlia? – continuano a essere spiegate malamente, senza riuscire fino in fondo a creare empatia con lo spettatore; così come l’interesse di Dinah per il suo ex partner la fa peccare un po’ troppo in faciloneria, dato che affrontandolo ha svelato tutto quanto a Cayden James. Da una poliziotta che lavorava sotto copertura ci si aspetta di sicuro un po’ più di furbizia.

Parlando proprio della nuova Lega Criminale formatasi attorno a James, Michael Emerson fa sempre la sua porca figura come villain – come dimenticare Benjamin Linus in Lost – ma gli scopi dell’organizzazione non sono ancora chiari. Probabilmente fa tutto parte di un piano più ampio e articolato – che include il prendere possesso del porto controllato dalla famiglia Bertinelli – ma speriamo che lo schema si delinei in fretta anche per noi, che continuiamo a brancolare nel buio di un villain atipico per gli standard delle scorse stagioni Arrow, che ha avuto sempre antagonisti molto “fisici”. La componente action è delegata a tutti gli altri componenti della banda – dalla versione evil di Laurel ad Anatoly – e le sequenze d’azione sono sempre ben fatte, ma direi che arrivati più o meno a metà stagione sarebbe il caso di provare a capire cos’ha in mente l’ex capo di Helix.

Un filone all’apparenza del tutto scollegato dallo svolgimento principale è quello di Quentin e Thea, sempre più ai margini dell’azione e impegnata a definire “padre” proprio il detective Lance. Un risvolto così profondo del loro rapporto è trattato, a dirla tutta, in modo piuttosto superficiale. Sembra un po’ il leit motiv di quest’ultima stagione, spunti interessati che scivolano a volte su una messa in scena non del tutto convincente, perché mancano pezzi. I recenti sviluppi, ossia il coraggio di tenere separati ancora per un po’ i due Team, fanno tuttavia ben sperare per il futuro della stagione. Se Arrow voleva stimolarci la curiosità, ci è senza dubbio riuscito.

Porcamiseria
  • 6/10
    Storia - 6/10
  • 7/10
    Tecnica - 7/10
  • 6/10
    Emozione - 6/10
6.3/10

In breve

Per questo ritorno dopo il mid-season, Arrow si porta a casa un episodio senza infamia e senza lode. Vengono ripresi alcuni fili, ancora fin troppo lassi, e la continuità narrativa regala credibilità ai personaggi e alle loro azioni. Con meno superficialità per certe questioni, sarebbe stato sicuramente un episodio meglio riuscito.

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Team Arrow VS Team ?

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Porcamiseria

6.3

Per questo ritorno dopo il mid-season, Arrow si porta a casa un episodio senza infamia e senza lode. Vengono ripresi alcuni fili, ancora fin troppo lassi, e la continuità narrativa regala credibilità ai personaggi e alle loro azioni. Con meno superficialità per certe questioni, sarebbe stato sicuramente un episodio meglio riuscito.

Storia 6 Tecnica 7 Emozione 6
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