Chernobyl1×03 Open Wide, O Earth

Ancora una volta, Chernobyl sembra non sbagliarne una. Questo terzo episodio, arricchito da una concentrazione maggiore sulla storyline secondaria, coinvolge grazie all'impeccabilità tecnica che ha accompagnato anche due episodi precedenti.

8.8

Nulla da rimproverare, ancora una volta, a questo terzo episodio di Chernobyl. Nulla da rimproverare perché continua sulla stessa riga degli episodi precedenti, senza commettere errori. Ed è tutto così ineccepibile da essere diventata la serie con il punteggio più alto su IMDb, in assoluto, con ben 9,7 punti su 10. Non che questo debba influenzare l’opinione che abbiamo della serie, ma solo per sottolineare come HBO continui a produrre show di altissimo livello (nonostante gli scivoloni a cui state tutti pensando), e come Chernobyl si stia rivelando  una delle migliori serie sicuramente del 2019, se non di sempre.

La narrazione continua e presta più attenzione a una storyline che nelle due puntate precedenti era stata lasciata un po’ sullo sfondo, quella tra Vasily e Lyudmilla Ignatenko, marito e moglie di Prypjat, interpretati da Adam Nagaitis e Jessie Buckley. Il primo è stato uno degli (s)fortunati vigili del fuoco inviati la notte del disastro a spegnere le fiamme nella centrale, ricoverato subito dopo in un ospedale di Mosca a causa delle conseguenze delle pesanti radiazioni ricevute durante la notte.

In questo episodio seguiamo Lyudmilla, in una storyline parallela a quella principale, che viaggia alla ricerca del marito a Mosca, dove assiste ai suoi ultimi giorni di vita nel più completo sgomento. Queste scene sono alcune delle più toccanti e opprimenti fino ad ora: la donna continua a contraddire le infermiere dell’ospedale, che la avvertono costantemente del pericolo che corre a causa delle radiazioni, e nonostante tutto affianca il marito persino durante i suoi ultimi istanti di vita.

La narrazione parallela permette una maggiore immedesimazione dello spettatore, che ha modo di vivere il dramma dell’uomo comune toccato dalla tragedia

È da sottolineare il lavoro impeccabile del team di truccatori, i corpi dei malati e di coloro prossimi alla morte impressionano e disorientano per la loro crudezza. Questa storia parallela agli avvenimenti principali è molto apprezzabile proprio perché concede uno sguardo più diversificato sulla tragedia: lo spettatore non assiste solamente a ciò che si svolge tra scienziati e ministri del governo, ma scopre anche come i cittadini vivono l’intero dramma e come sono toccati in prima persona dall’esplosione del reattore.

Ovviamente, la decisione di concentrarsi su un vigile del fuoco e sua moglie e non su una delle numerosissime famiglie evacuate da Prypjat è chiaramente un espediente narrativo per causare ancora più emozioni nello spettatore – la tragedia è estrema quando è un amato, a morire. Ma è un espediente che funziona in tutto e per tutto.

Unica pecca – ma solo se si vuole cercare il pelo nell’uovo – è, ancora una volta, il ruolo della scienziata Khomyuk. Nonostante il suo personaggio sia logico sotto praticamente ogni punto di vista, ancora continuiamo a non condividere totalmente le scelte della produzione: come sottolineato precedentemente, il suo non è un personaggio storico ma rappresenta tutte quelle donne laureate che, ai tempi, erano costrette a vivere al di sotto dell’ombra maschile.

Se questo è veramente il suo ruolo all’interno della narrazione stona il fatto che sia, in fondo, sotto l’influenza di Legasov: è quest’ultimo che la spinge ad andare a Mosca ad intervistare i presunti responsabili dell’esplosione, ed è sempre Legasov che intercede per lei a seguito del suo arresto da parte del KGB. Se il suo ruolo è veramente quello di dare una voce alle donne russe degli anni ’80, allora ci saremmo aspettati più iniziativa personale e indipendenza dalle altre figure maschili presenti nella storia.

Ma, ancora una volta, è una piccolezza di cui non ci si rende nemmeno conto durante la visione dell’episodio tanto si viene assorbiti dalla narrazione e dagli orrori mostrati, magistralmente, in questo terzo episodio.

 

  • 8.5/10
    Storia - 8.5/10
  • 9/10
    Tecnica - 9/10
  • 9/10
    Emozione - 9/10
8.8/10

Summary

Chernobyl guadagna sempre di più la fiducia degli spettatori grazie a un altro episodio senza difetti importanti: tecnica, recitazione e narrazione impeccabili.

Porcamiseria

8.8

Chernobyl guadagna sempre di più la fiducia degli spettatori grazie a un altro episodio senza difetti importanti: tecnica, recitazione e narrazione impeccabili.

Storia 8.5 Tecnica 9 Emozione 9
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