Grey's Anatomy15×14 I Want A New Drug – 15×15 We Didn’t Start The Fire

I Want A New Drug

L’episodio ruota attorno ad un’overdose di massa, per la quale innumerevoli intossicati vengono portati al Grey Sloan, che – strano a dirsi – si trova in una situazione di grave emergenza. Tra i pazienti c’è anche Betty, salvata miracolosamente dalla Haltman, che dà prova ancora una volta di grande maturità quando sceglie di operare lei stessa la ragazza senza cedere il posto a Maggie, con la sensibilità di chi capisce che se la ragazza non ce la dovesse fare, Amelia “avrà bisogno di sua sorella”.

Tralasciando questo toccante momento di Teddy, la vera star dell’episodio è certamente Amelia. Sebbene non batta record operando per giorni interi, non interpreti nessuna dea della neurochirurgia e non impersoni la sorellina di Derek, diventa la regina della puntata semplicemente vestendo i panni dell’Amelia di un tempo. Quella che abbiamo imparato a conoscere in Private Practice – e che Grey’s Anatomy ha troppo spesso trascurato -, quella che non vive all’ombra del fratello maggiore, quella che ha attraversato il tunnel della droga e ne è uscita, nonché la stessa che ha toccato il fondo quando il suo fidanzato le è morto accanto e per questo ha deciso di risalire a galla e continuare a vivere.

Ed è esattamente questa sincera e triste pagina del suo passato che Amelia decide di raccontare ai genitori di Betty, ciliegina sulla torta di un episodio che senza di lei avrebbe avuto poco da dire altrimenti. Tutto ciò ci fa ben sperare per l’episodio Amelia-centrico, annunciato qualche tempo fa e che sarà trasmesso nel corso di questa quindicesima stagione.

Ciò che questa puntata aveva di interessante da raccontarci lo ha fatto attraverso la Sheperd, attraverso la sua forza, i suoi pianti ed i suoi monologhi spietati e toccanti allo stesso tempo, tutto il resto è contorno. Non ci emozionano Meredith ed il suo record, per non parlare di Owen che ha francamente stancato, e non ci importa nemmeno di Alex, la cui storia potrebbe essere anche interessante, se non fosse sempre la stessa ripetitiva solfa da troppi anni ormai.

A parte la breve comparsa di Teddy, due altre cose di I Want A New Drag sono riuscite ad attrarre la nostra attenzione: da una parte il senzatetto, saggio quanto basta e con un vissuto tutto da raccontare, e dall’altro, a sorpresa, Link. Perché Meredith lo abbia liquidato così presto preferendo il giovane specializzando italiano è ancora un mistero, certo è che con il proseguo della stagione, si sta rivelando uno dei personaggi più interessanti e sfaccettati tutto da scoprire.

We Didn’t Start The Fire

Con We Didn’t Start The Fire Grey’s Anatomy batte l’ennesimo record diventando il Medical Drama più longevo di sempre, titolo che fino ad ora era tenuto da E.R. – Medici in Prima Linea. Già nel lontano 2005, quando tutto ebbe inizio, si vide chiaramente l’altissimo potenziale dello show e ancor prima del celeberrimo episodio It’s the End of the World – noto a noi italiani come “l’episodio della bomba”-,  grazie al quale la serie detiene il sesto posto tra gli episodi più visti con ben 38 milioni di telespettatori, era chiaro che Grey’s Anatomy sarebbe stata destinata a diventare una delle più grandi serie mai prodotte. E le aspettative non sono state tradite!

È senza dubbio un’avvenimento da festeggiare, tanto che sia in scena che fuori i party non sono certo mancati. In particolare, nell’episodio in questione, motivo di celebrazione è Catherine Avery, ancora viva dopo l’intervento subito alla spina dorsale. Il figlio Jackson decide quindi di organizzare un party in suo onore, nonché di Koracick e Amelia, i due chirurghi che le hanno salvato la vita.

Neanche un vero incendio è sufficiente ad accendere un party che non decolla.

Nonostante la buona idea di una festa, con l’ovvio duplice significato di celebrare sia Catherine sia l’abbattimento dell’importante record della serie, l’episodio è a tutti gli effetti insipido e deludente. Neanche un vero incendio è sufficiente ad accendere il party: non solo la stragrande maggioranza degli invitati si sente obbligato a partecipare all’evento, ma anche lo spettatore! – che preferirebbe di gran lunga prendere la limousine di Catherine a farsi un giro con lei.

Le due storyline degne di nota messe in scena in questo catastrofico party coinvolgono Owen e Amelia da un lato, ed Alex e sua madre dall’altro. I primi, addolorati dalla perdita Betty e Leo, rimasti soli si rendono conto di essersi persi anche loro due durante questi mesi frenetici, travolti dai problemi delle ragazza e dal ciclone Teddy. È proprio quest’ultima infatti la miccia che inconsapevolmente accende la fiamma della gelosia di Amelia, che sembra ricordarsi solo ora del fatto che il suo Owen appena sette mesi fa abbia preso un aereo per dichiarare eterno amore alla donna, decidendo così di troncare (di nuovo) con l’uomo. “Questo non è un triangolo amoroso, questo è un cerchio che continua a girare”, dice Amelia ad un certo punto – e non potremmo essere più d’accordo.

Anche Owen non ci comporta certo da galantuomo al party, trascurando la sua compagna per concentrare tutte le attenzioni su Teddy, che però non sembra aver bisogno della protezione né dell’amico né di nessun altro. Il risultato finale non sarà altro che un (meritato?) pugno in faccia da parte di Koracick.

Con grande sorpresa la signora Karev, madre di Alex, fa ritorno a Seattle per far visita al figlio, scombussolando quest’ultimo, sempre preoccupato che le apparizioni della donna nascondano una nuova crisi. Non è così per fortuna, almeno per ora, e a fine episodio l’uomo può finalmente presentare la madre a Meredith, la sua migliore amica. Sebbene questa, come quella di Owen ed Amelia, sia una storyline inutile e certamente non avvincente, è di sicuro meglio di quella che vede coinvolti Meredith e De Luca,  che prima, come due ragazzini, vengono sorpresi da Richard, e che dopo scopriamo essere i responsabili dell’incendio in casa Avery. Nemmeno il cliffhanger finale, con il ritorno di Carina e la comparsa del padre, riesce a risvegliare lo spettatore dal suo torpore.

Unica nota positiva dell’intero episodio è Catherine Avery, che con le sue solite battute pungenti, e la Bailey come spalla, è in grado di catturare la nostra attenzione. Non solo riesce ad evitarsi un party a cui nessuno – noi compresi – voleva partecipare, ma anzi, il suo percorso in limousine diviene un viaggio di consapevolezza per entrambe le donne; e se alla fine la Bailey si concede un meritato premio per il lavoro svolto, Catherine trova un modo di affrontare l’attesa delle future TAC, nonché tutta la vita che ci sta in mezzo.

Il record è stato raggiunto: e ora?

Nonostante non si possa essere più che felici per il raggiungimento dell’importantissimo record da parte di Grey’s Anatomy, una domanda sorge spontanea: e adesso? Dopo il record cosa c’è? La risposta, purtroppo, non è altrettanto soddisfacente. Ciò che rimane sono i fasti per una grandezza ormai passata – con l’eccezione di qualche episodio! (15×11 The Winner Takes All, 14×07 Who Lives, Who Dies, Who Tells Your Story) – e tutto l’amore per uno show che, nonostante tutto, continuiamo a guardare, sebbene più per affetto che per la qualità dello stesso.

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