Grey's Anatomy15×23 What I Did For Love – 15×24 Drawn To The Blood

Attraverso un crossover con Station 19 ed una serie di intrighi amorosi, Grey's Anatomy prepara il terreno per l'ultimo episodio della stagione. Utilizzando una serie di escamotage già visti, gli episodi riescono comunque a conferire una buona dose di suspance in attesa del season finale.

6.3

What I Did For Love

In What I Did For Love, Grey’s Anatomy e Station 19 danno vita al secondo crossover stagionale segnato da un’invasione dei pompieri nei corridoi del Seattle Grey Sloan. Un episodio nel complesso senza infamia e senza lode, ma indubbiamente migliore dell’orrore andato in onda la scorsa settimana, e con gli omoni in divisa che non influiscono granché nelle vicende ospedaliere.

L’amore al centro, e tutto il resto gli ruota attorno.

Come suggerisce il titolo stesso, il leitmotiv della puntata è l’amore e tutti i medici “innamorati pazzi”, citando la Grey, si ritrovano a percorrere i sentieri più o meno ardui che questo ingombrante sentimento traccerà per loro. È scontato, ma doveroso sottolineare, che due delle coppie sorprendentemente meglio riuscite della puntata, nonché della stagione, sono quelle formate da Teddy e Koracick e da Amelia e Link. Entrambe le ex metà del Dr Hunt sembrano aver trovato una parvenza di stabilità (e felicità?) tra le braccia di un altro uomo, peccato soltanto che una nuova improvvisata di Owen sia dietro l’angolo. Su quale delle due donne ricadrà la scelta questa volta? E soprattutto, riuscirà quest’ultima a non ritornare sui suoi passi? Francamente, ci si augura con tutto il cuore di sì.

Anche le sorelle Grey hanno il loro grattacapi in What I Did For Love, e mentre Meredith non riesce a rispondere all’improvviso “ti amo” di De Luca, la Pierce si crogiola nel dubbio per un giorno ed una notte prima di accettare la proposta di convivenza di Jackson. Come si è già ripetuto altre volte, sebbene siano entrambe lovestory da manuale con un indubbio potenziale attrattivo, quest’ultimo non riesce ad esprimersi come potrebbe a causa della totale mancanza di chimica tra le due metà delle rispettive coppie. Il motivo risiede forse nel fatto che rivediamo ancora i fantasmi di April e Derek aleggiare attorno a Jackson e Meredith, o forse nel fatto che in casa Shondaland hanno compiuto scelte alquanto discutibili in questi ultimi anni, o più probabilmente la vera ragione è da ricercarsi in un mix di questi due fattori, che porta dritto ad una mancanza di interesse verso queste due coppie di cui si farebbe volentieri a meno.

Ciò che cattura l’attenzione sono invece i casi clinici che ruotano attorno alle due sorelle, che si trovano ad affrontare rispettivamente l’una un problema burocratico-politico, e l’altra la cura del Capo dei Vigili del fuoco. Come ormai siamo soliti constatare, lo show si occupa spesso di tematiche sociali e/o politiche, ed in questo caso oggetto di discussione sono le famiglie separate al confine americano, oltre che l’intero sistema che non permette ad un uomo né di avere il sussidio per l’assicurazione sanitaria né i mezzi finanziari per pagarla lui stesso. Come sempre, il medical drama si schiera apertamente dalla parte dei più deboli e contro un “sistema che con lui ha fallito”, cercando soluzione creative, e nella fattispecie anche illegali, per salvare la vita ad una bambina.

Come sempre, alla Pierce sono assegnati ruoli un po’ più leggeri, e nel caso specifico è lei che funge da ponte di collegamento con Station 19. Si trova infatti ad assistere un impaziente Capo dei Vigili del Fuoco, alle prese anch’egli con una risposta mancata all’amata Victoria, che poco tempo prima gli aveva chiesto di sposarlo. Un dramma amoroso da manuale, dunque, che si conclude tragicamente con la morte dell’uomo al termine dell’episodio successivo, in una lacrimevole scena che ha ricordato molto da vicino la ben più nota morte di Danny Duquette.

Un tipico episodio in stile Grey’s Anatomy, dunque, che pone al centro le tematiche che più sono care allo show e che comunque, a dispetto della scarsa qualità generale della serie, riesce ancora ad attirare l’attenzione del pubblico.

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Drawn To The Blood

Drawn To The Blood prosegue sul percorso tracciato dall’episodio precedente, forte però di una scrittura più fresca e coinvolgente, che utilizza astutamente innumerevoli rimandi al passato – chi ha colto il riferimento alle bambole nell’intestino fatto da Richard? – riuscendo ad assicurarsi in questo modo il favore del pubblico, che ormai si emoziona (quasi) solo attraverso questi malinconici espedienti.

Un improvviso cambio di rotta di Teddy è pronto a sconvolgere, di nuovo, i già precari equilibri amorosi dello show.

Il fil rouge è ancora l’amore, e in particolare entrambe le migliori coppie sopracitate stanno per subire importanti cambiamenti. Il punto è, in quale direzione? Mentre Link dichiara i propri sentimenti a un’Amelia ancora restia ed indecisa, Teddy, con un improvviso cambio di rotta, si rende conto di amare Owen da sempre, riconoscendo in lui l’unico e vero amore della sua vita.

Come si risolveranno entrambe le situazioni è ancora troppo presto per saperlo, e certamente gli sceneggiatori sono riusciti a creare un’ottima suspance preparatoria all’imminente finale si stagione, e ciò che ci si augura è un (meritato) lieto fine per Amelia, nonché una chiusura definitiva sulle vicende amorose del Dottor Hunt, la cui decisione insentimentale si è rivelata essere una delle storyline più noiose e seccanti degli ultimi anni.

Una piacevole riscoperta di fine stagione è, invece, la nostra Meredith, che da troppi episodi era stata messa in un angolo stanzino con De Luca, privando in questo modo lo show della sua star principale, nonché della sua grinta, attorno a cui ruotano disperatamente queste ultime stagioni. In Drawn To The Blood vediamo la Grey che, a seguito di una promessa fatta ad Alex, si infila sotto le coperte con la Wilson, perché “se c’è qualcuno che può aiutarla, quella è Meredith”. E così è stato: in una delle scene più intense e meglio scritte dell’intero episodio, Meredith torna ad essere il Sole, riuscendo a splendere non solo della propria luce, ma anche di quella di Jo ricordandole chi sia in realtà e cosa sia capace di fare, al di là degli sfortunati geni che le sono capitati in sorte. E proprio mentre la Grey conclude quest’elenco e si tuffa nel racconto del suo tragico incidente nelle gelide acqua di Seattle, ecco che partono le prime note dell’emblematica Gratitude di Benjamin Francis Leftwich, sulle quali viene posto l’unico e solo fondamentale quesito: Jo, vuoi smettere di lottare?

Gli ultimi frenetici minuti sono dedicati alla preparazione del finale di stagione della prossima settimana, che si presenta caotico e teso nel tipico stile dello show. A complicare situazioni già di per sé critiche, arriva un’insolita, ma non troppo, violenta pioggia accompagnata da un banco di nebbia che impedisce la visione e crea incidenti a catena bloccando presumibilmente tutta Seattle, compresi i-sempre-più-inutili Jackson e Maggie sulla cima di una montagna. Come se ciò non bastasse, ad aggiungere ulteriore carne al fuoco ci pensano De Luca e Meredith, invischiati in una frode assicurativa con cui dovranno fare i conti.

Grey’s Anatomy pone le basi per il classico fine di stagione al cardiopalma

Non c’è bisogno di sottolineare quanto il tutto risulti esagerato e ripetitivo, quasi come se ogni tot anni venisse rispolverato lo stesso copione e riproposto allo spettatore con personaggi differenti, ma nonostante ciò, e considerando il fatto che dopo quindici stagioni sarebbe utopico pensare di risultare originali ogni episodio, si può concludere che gli autori abbiano comunque fatto un egregio lavoro per mantenere alto il livello di suspance in attesa del finale della prossima settimana.

Jo, la violenza non è un tuo diritto di nascita né la tua eredità, è una cosa a cui sei sopravvissuta. Hai preso tutta questa oscurità e l’hai usata per aiutare gli altri che stanno passando lo stesso. Hai preso le esperienze più difficili che la vita ti ha dato e le hai trasformate… trasformandole in luce.

  • 6/10
    Storia - 6/10
  • 6.5/10
    Tecnica - 6.5/10
  • 6.5/10
    Emozione - 6.5/10
6.3/10

Summary

Due episodi senza infamia e senza lode preparano il terreno per il finale di stagione. Qualche love drama che sa di già visto ed un po’ di suspance rimescolano le carte in tavola, ma nulla di più.

Porcamiseria

6.3

Due episodi senza infamia e senza lode preparano il terreno per il finale di stagione. Qualche love drama che sa di già visto ed un po' di suspance rimescolano le carte in tavola, ma nulla di più.

Storia 6 Tecnica 6.5 Emozione 6.5
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