Manifest1×09 Dead Reckoning

Un mid-season finale che porta finalmente al ritrovamento dei passeggeri dispersi, nonchè alla scomparsa di uno dei protagonisti. Mentre il rapporto tra Jared e Michaela gioca su dinamiche già proposte con il rischio di diventare ripetitivo, i coniugi Stone avranno un sincero colloquio che determinerà le sorti del loro rapporto. Prossimo appuntamento il 7 gennaio sulla NBC.

7.2

In un mid-season finale esplosivo – letteralmente – Manifest prosegue sul cammino tracciato nello scorso episodio, durante il quale erano state poste le basi per gli avvenimenti di questa settimana. Dead Reckoning riesce a risollevare un po’ le sorti della serie, la quale iniziava purtroppo a sfociare nell’irreale con Ben che da professore universitario si improvvisa agente dei servizi segreti senza mai sbagliare un colpo. Se nelle settimane precedenti gli sviluppi della trama orizzontale erano sembrati troppo veloci e talvolta campati in aria, nonché talmente ingombranti da occupare buona parte dello screentime trascurando così l’introspezione dei personaggi, in questo midseason finale gli equilibri narrativi sono stati fortunatamente ristabiliti. Uguale spazio viene dedicato sia al “grande mistero”, che in questo caso corrisponde all’operazione che porterà al ritrovamento dei passeggeri scomparsi, sia ai legami tra i personaggi, in particolare a quelli tra Jared e Grace con i fratelli Stone.

L’episodio inizia esattamente dove ci eravamo fermati la scorsa settimana, con Ben, Michaela e Vince che hanno scoperto il luogo in cui sono tenuti prigionieri i passeggeri scomparsi e aspettano il momento giusto per fare irruzione. Mentre Ben vorrebbe agire immediatamente, spinto dalla preoccupazione che gli esperimenti possano ricominciare provocando di nuovo seri problemi al piccolo Cal, il Capo dell’NSA è invece un po’ più prudente e cerca inizialmente di studiare meglio la situazione prima di intervenire. Ironia della sorte, sarà proprio lui a perdere la vita nell’esplosione del laboratorio.

Tutte le strade cooperano al bene, ormai l’abbiamo imparato.

Se finalmente il mistero delle sperimentazioni viene in parte svelato – ancora però non sappiamo chi ci sia dietro a tutto ciò -, con annesso ritrovamento delle vittime che pare siano ancora tutte vive, è invece apertissima la questione riguardante le voci e le missioni a cui i protagonisti sono chiamati a sottostare. Ancora una volta, colui che sembra più esposto a queste chiamate è il piccolo Cal, grazie al quale viene trovato il laboratorio segreto.

“Ho dato retta a un mal di testa, darò retta anche ad un disegno”, dice Vance a un certo punto. È iconica la battuta dell’uomo, che rappresenta un po’ lo stato d’animo di noi spettatori, nonché anche dei superstiti stessi, che non hanno assolutamente idea del perché arrivino loro certi messaggi, ma a cui hanno imparato ad obbedire ciecamente. Tutte le strade cooperano al bene, ormai non c’è più bisogno di ricordarlo: il concetto è ben impresso nella mente di tutti noi.

Dead Reckoning introduce anche un nuovo personaggio, che si ha il sentore rimarrà nella serie per molto molto tempo. La signorina Autumn Cox è una di quei passeggeri scomparsi dopo l’arrivo del volo 828, ma che inaspettatamente si ritrova poi a collaborare con i suoi stessi aguzzini che l’avevano torturata nel laboratorio. Non si sa in che modo e perché sia passata dalla parte del “nemico”, quel che è chiaro è che sta magistralmente prendendo in giro i fratelli Stone e gli altri della banda essendo riuscita a conquistarsi la loro completa fiducia. Solo a fine episodio capiamo per chi lavori la donna, anche se un occhio attento avrebbe già potuto intuire che la storia di una fuga da un furgone diretto non si sa dove, sicuramente controllato da chissà quanti militari, e la magica apparizione nel vialetto di Ben faceva acqua da tutte le parti. D’accordo che si tratta di Manifest e che le voci possono tutto, ma questo sarebbe sembrato troppo in ogni caso.

Non è ben chiaro se gli autori volessero creare un vero e proprio cliffangher oppure semplicemente istillare curiosità negli spettatori con la rivelazione finale. Nel primo caso, hanno fallito l’obiettivo, nel secondo invece, sono certamente riusciti a lasciarci in scalpitante attesa del prossimo episodio.

Cavalcando l’onda delle missioni misteriose, Manifest riesce a mostrare il rapporto tra Michaela e Jared, che però francamente sta iniziando a diventare ripetitivo. Dal trailer della prossima puntata paiono esserci importanti sviluppi, ma per ora ci si sta accontentando di ciò che è stato costruito durante le prime puntate. Nulla di nuovo sotto al sole: la donna è sempre innamoratissima dell’ex fidanzato, con l’unica differenza che ora teme per la vita dell’amato in quanto venuto a conoscenza delle missioni, mentre l’uomo, palesemente attratto dalla ragazza, non è ancora in grado di ammetterlo a se stesso, tant’è che sta cercando di mettere su famiglia con la moglie Lourdes.

Qualche novità in casa Stone invece c’è: finalmente i due coniugi hanno trovato il coraggio di parlarsi in modo sincero, senza più far finta di amarsi come una perfetta famiglia felice, perché felici, insieme, non lo sono. Entrambi sono cambiati, lui a causa di questo mistero più grande che è chiamato a risolvere, lei per colpa dei cinque anni e mezzo in cui ha dovuto imparare a cavarsela da sola con Olivia. E Danny. Non dimentichiamoci di Danny, l’uomo che sembra essere il padre perfetto per la ragazza nonché colui che possiede il cuore di Grace. Quanto ci metterà la donna a rendersene conto?

Manifest si ferma per la pausa invernale, nuovo appuntamento il 7 gennaio sulla NBC. Qui sotto il trailer del nuovo episodio.

  • 7.5/10
    Storia - 7.5/10
  • 7/10
    Tecnica - 7/10
  • 7/10
    Emozione - 7/10
7.2/10

Riassunto

Un mid-season finale che per quanto esplosivo non riesce a coinvolgere totalmente lo spettatore come nei primi episodi della serie. Un voto ben più alto della sufficienza, ma che da qualche settimana si discosta un po’ dall’eccellenza degli inizi.

Porcamiseria

7.2

Un mid-season finale che per quanto esplosivo non riesce a coinvolgere totalmente lo spettatore come nei primi episodi della serie. Un voto ben più alto della sufficienza, ma che da qualche settimana si discosta un po' dall'eccellenza degli inizi.

Storia 7.5 Tecnica 7 Emozione 7
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