Ogni tanto Orphan Black fa così, lascia da parte complotti e intrighi militari e fantascientifici e ci piazza l’episodio dalle tinte comedy: Alison e Cosima sono finalmente al centro della scena, ma anche gli altri membri del Clone Club avranno il loro screen time.
Gli elementi per creare situazioni divertenti ci sono tutti: la contemporaneità tra due grossi eventi, ossia l’elezione e lo scambio di denaro col magnate della droga Pouchie, l’imprevisto scambio tra la busta coi verdoni e la busta con il materiale per la campagna elettorale, il personaggio che mette i bastoni tra le ruote, ma soprattutto ciò che contraddistingue Orphan Black nei suoi momenti più leggeri: lo scambio di cloni. Con Felix che fa la sua parte, inconsapevolmente trascinato nel casino di Alison.
Porrei l’attenzione su due particolari interessanti emersi durante l’episodio: in primis, la figura Connie, madre di Alison, nient’altro che una sua versione più vecchia e più bigotta, che centra il bersaglio facendoti subito capire da chi abbia preso la figlia. La sua reazione quando la figlia le presenta Cosima, nonché i suoi tentativi di allontanarla da Donnie sono stati i suoi momenti migliori, chiusura mentale e rigidità all’ennesima potenza.
In secondo luogo, il raffazzonatissimo discorso finale di Cosima davanti alla platea di bravi genitori. Cioè, in realtà tutto è stato molto raffazzonato, con scambi improvvisi tra cloni tra foto, prove per il discorso e conteggi di denaro sporco. Sai già che andrà tutto bene, ma te la godi sorridendo, soprattutto nel momento del coming out involontario di Cosima. Non che avessimo dubbi, ma proclamare che ti piace la micia su un palco e al microfono è un’altra cosa.
Felix dietro le quinte strepita, mentre Cosima corregge il tiro all’ultimo secondo, ma io noto una cosa, rimanendo sul tema del coming out: in molte serie tv degli ultimi anni si è sempre presentata la questione come qualcosa di gravoso e importante allo stesso momento, con un po’ la sensazione di aria pesante attorno all’avvenimento.
In Orphan Black, invece, il tema è affrontato come una semplice parte del tutto, ovvero non si batte ciglio e non si sottolinea il personaggio in quanto lesbica, e si rimane fedeli alla tematica di fondo: il gruppo di cloni rappresenta le molteplici sfaccettature e possibilità di un comune essere umano, quindi per quale motivo sottolinearne a sproposito una caratteristica naturale?
Cosima alla fine si prende le sue responsabilità e pensa alla sua salute, nonostante il finale di puntata molto preoccupante, poiché inizia a perdere sangue dai genitali durante il bagno, proprio mentre racconta del suo problema a Shay. Alison è vincitrice nonostante gli intoppi, ma credo che Jason avrà ancora le ultime cartucce da sparare nei suoi riguardi: il bacio dato inconsapevolmente a Cosima è un grosso segnale, con tanto di espressione schifata che mi ha fatto ribaltare.
A proposito di facce schifate, pare che Rachel, la regina delle facce da resting bitch, si stia un po’ riprendendo, e Scott le sottopone il compito di dare la chiave di lettura segreta al libro di Ethan Duncan. Il personaggio di Scott ormai fa a pari con quello di Felix e ha trovato una sua dimensione sadica: non c’è niente di peggio che torturare un povero clone invalido facendolo giocare ad Agricola, un gioco da tavolo terribile ma che da fan di Orphan Black quasi quasi avrei voglia di possedere.
Rachel non si fa più di tanto intimidire, dato che assieme al suo benessere psicofisico torna anche l’attitude da stronza: il codice lo comunico solo a Sarah, e grazie per avermi passato una bella matita appuntita.
Sarah e Helena intanto si riprendono da fuga nel deserto ed esplosioni varie, fermandosi in un bar. Helena ha la possibilità di confrontarsi con Siobhan, finalmente, e arrivano subito capate in bocca e tentativi di omicidio, con un abbraccio finale post-sfogo che mi convince poco, conoscendo Helena, ma all’apparenza la questione sembra risolta.
L’episodio è stato gradevole e leggero, con una Tatiana Maslany sempre impeccabile, ma la mancanza di grossi elementi di progresso nella trama principale non è ignorabile in una serie di dieci episodi a stagione, di cui finora solo tre o quattro hanno dato un contributo significativo. Questo fattore pesa non poco nella valutazione, e direi che più di 3 porcamiseria su 5 non posso dare.
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Su twitter elogi a Tatiana MaSLAY, soprattutto quando ci sono questi scambi di identità tra cloni.
Quando guardo Sarah, non mi viene da pensare a Cosima, né ad Alison. Sono completamente diverse. Tatiana Maslany è fenomenale #OrphanBlack
— Die (@DiegoM1089) June 3, 2015
La madre di Alison ha lasciato il segno, ed è bastato un solo episodio.
La madre di Allison con "non può essere un tuo clone, è mulatta" ha vinto tutto #OrphanBlack
— Caterina (@CateSavi) June 1, 2015
Porcamiseria
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