Con bene in mente lo stile inconfondibile di Orphan Black, denso, ricco di particolari, rivelazioni, ma soprattutto cloni, questi ultimi due episodi alzano l’asticella della serie e ci gettano in faccia verità estreme e una buona dose di spionaggio. Non solo, ritroviamo nel Clone Club l’ultimo Leda rimasto ignaro – o quasi – delle macchinazioni di Neolution e affiliati: la biondissima e ochissima Krystal Goderitch. Ma andiamo con ordine.
Helsinki
Un pezzo del puzzle della complessa trama orizzontale della serie viene finalmente messo al suo posto in “From Instinct to Rational Control”, nel momento in cui abbiamo sotto agli occhi le reali intenzioni di M.K., in una personalissima missione vendicativa nei confronti dei responsabili dell’eliminazione di diversi cloni Leda. M.K. è sopravvissuta con una brutta bruciatura, celata dalla sua frangia asimmetrica, all’incidente di Helsinki durante l’operazione portata avanti da Topside per eliminare in blocco più cloni possibile, e riesce finalmente ad attirare Ferdinand nella sua tela, inconsapevolmente aiutata da Sarah e Mrs. S.
L’aiuto di M.K.- Veera Suominen il suo vero nome – a Sarah cessa nell’esatto momento in cui capisce che Ferdinand è il contatto utile a eliminare il maggot bot dalla sua guancia e il destinatario degli SOS di Rachel Duncan. La sequenza finale nell’ex appartamento di Beth rivela l’egoismo di fondo del clone di Helsinki, fa venire i brividi e ci fa apprezzare appieno la bravura di James Frain, con un Ferdinand che sperimenta una vasta gamma di emozioni in un solo episodio. In tutta la storyline stona solo la fretta con cui Sarah mette al corrente Dizzy dell’esistenza del Clone Club, soprattutto vedendo come con altri personaggi – in primis Art – la stessa rivelazione sia stata centellinata e accuratamente nascosta fino all’inevitabile.
Neolution
Cosima fa quello che le viene meglio: la genetista assieme a Scott, aiuto sempre più inestimabile. La testa in decomposizione del Dr. Leekie le viene gentilmente offerta da Alison e, tecnicismi biologici a parte, il maggot bot ha essenzialmente il compito di indurre modificazioni al DNA del suo ospite, non si sa bene a che scopo. La sequenza di per sé è innocua, ma ricordiamo le parole inquietanti di Kira sul suo sogno, in cui affermava di vedere Sarah avvolta dalle fiamme, attaccata dalle sue sestras perché “era cambiata”.
Rachel è posta davanti ad una difficile decisione riguardante Charlotte e la sua malattia, esortata a dare la sua opinione da Susan Duncan. La terapia ad immunosoppressori non darebbe comunque risultati, quindi l’unica strada percorribile è far evolvere la malattia per avere dati validi su cui lavorare a una cura, in mancanza dell’Original. Susan Duncan si configura sempre più prepotentemente come il villain di questa stagione, nonostante le sue motivazioni appaiano razionalmente – ma non eticamente – perfettamente giustificabili.
Alitalia
La scena di sesso telefonico in italiano tra Donnie e Alison batte di diverse lunghezze la sequenza della scorsa stagione, nella camera da letto in cui la coppia twerka a testa in giù, circondata da decine di banconote. Non è tuttavia solo per questo che vogliamo ricordare il clone più ossessivo-compulsivo del gruppo: anche Alison fa la sua parte, unendo i punti tra il fortuito incontro con Trina, la Lifespring Fertility e una vecchia amica impensabilmente incinta.
Donnie e Felix entrano in incognito come coppia desiderosa di avere un figlio per estrarre informazioni sulla clinica, arrivando al misterioso progetto Brightborn, sul quale si renderanno necessarie ulteriori indagini. La sorpresa comica della sequenza alla clinica è la naturalezza di Donnie nell’agire in incognito, ma anche il delirio maniacale di Alison nel voler tenere ordine in ogni dettaglio della sua vita, sia esso privato o in favore delle sorelle. Alison è a tutti gli effetti ben più di un comic relief, è anzi un elemento fondamentale nel Clone Club, una volta persuasa ad aiutare Sarah e Cosima. Rattrista l’abbandono collaterale di Helena, ma siamo convinti che presto la sestra tornerà a dare soddisfazioni.
Brightborn
In “Human Raw Material” tutto ruota attorno all’indagine di Cosima – a.k.a. Ava – alla clinica Brightborn. Si propone alla reception come madre surrogata del figlio di Douglas e Julian – Felix e Donnie – per scoprire cosa si cela sotto la patina rassicurante dell’azienda di Evie Cho. Sfortuna vuole che proprio la CEO sia presente all’open day, la quale abilmente finge di non notare la presenza di Cosima, salvo poi riferire tutto direttamente a Susan Duncan. Il setting è quello del classico spionaggio fai da te à la Orphan Black, che non stanca mai di intrattenere e, in questo caso specifico, inorridire.
Infatti non solo Susan Duncan ammette tra le righe di stare maneggiando senza remore di natura etica il DNA degli embrioni, ma l’incursione nelle sale operatorie della clinica sottopone Cosima, ma soprattutto noi, a una scena di parto piuttosto disturbante, da cui traiamo inquietanti conclusioni: le madri, tenute sotto lauto compenso nella clinica, hanno l’unico compito di partorire bambini, che potrebbero o meno nascere con deformità dovute all’alterazione del loro DNA, in una logica sperimentale del tipo trial and error. Il dialogo successivo tra Cosima e Susan mette in luce la pericolosità della tecnica – vedi i problemi di salute di Cosima – ma pone anche il Clone Club davanti alla possibilità di condividere Kendall per riuscire a salvare la vita a ogni clone difettoso.
Come se non avessimo avuto abbastanza materiale su cui inorridire, la storyline su Neolution chiude con un romantico bacio in piscina tra Susan Duncan e Ira. Metabolizzata la visione, è singolare come tutte le ricerche fatte sino alla puntata precedente con l’intervento di M.K. siano state perfettamente inutili, visto che alla fine la stessa Susan si è fatta avanti spontaneamente.
Krystal
Krystal Goderitch, perdonate il gioco di parole, è letteralmente un elefante in una cristalleria. L’atteggiamento è diametralmente opposto a quello di Cosima: chiassoso, apertamente cospirazionista e noncurante della propria sicurezza – a prescindere dall’allenamento intensivo a cui la vediamo sottoporsi all’inizio dell’episodio. La scena del massaggio con Donnie la pone ufficialmente come spalla comica dell’episodio, in assenza del segmento di Alison, e gli autori ci stuzzicano nominando nuovamente Delphine, il cui destino è ancora ignoto.
L’empasse con Susan Duncan forse fornisce a Cosima del prezioso tempo utile a indagare sulla clinica Brightborn, volendo trovare un merito all’incursione di Krystal, così come vederla impazzire alla vista di Ira fornisce quell’utile distacco e leggerezza dopo l’inquietante parto del neonato deforme. La clone estetista ci era mancata, e siamo fiduciosi di un suo prossimo ingresso nel club di Sarah Manning.
Adele
Sarah rimane a riposo dopo l’incidente con M.K., lasciando alle altre sorelle le indagini per godersi un po’ di tempo con Kira – ed eventualmente carpire informazioni su quelle che sembrano vere e proprie premonizioni. La bambina è speciale, iniziamo a comprenderlo appieno in questi ultimi episodi, e riesce anche a percepire lo stato d’animo di tutte le sestras, anche quelle ancora non entrate nell’orbita della madre.
Per il clone Leda è anche tempo di fare chiarezza sulla sorella biologica di Felix, tramite un test del DNA fatto senza informare i diretti interessati. Il collegamento tra Adele e GeneConnection, una delle tante propaggini di Neolution, è la causa scatenante dei sospetti, poco importa l’apparente innocenza di Adele. La cena in famiglia Manning è tesa e carica di risentimento, nonostante i tentativi di Mrs. S. di raffreddare gli animi, ma il punto di rottura arriva alla fatidica conferma della parentela tra Adele e Felix. Per una volta le paranoie di Sarah vengono brutalmente demolite, ma sarà difficile riconquistare la fiducia del fratello.
Nessun membro del Clone Club viene risparmiato, negli ultimi due episodi di Orphan Black, con una quarta stagione che, possiamo ormai dirlo, alza notevolmente la qualità del lavoro degli sceneggiatori. La complessità è notevole, ma non risulta mai ridondante o noiosa, grazie alla perfetta alchimia tra momenti drammatici e momenti di distensione. Un’altra coppia di episodi da 5 Porcamiseria, per una serie diretta come un treno verso un probabilissimo en plein di stagione.
DATECI RISPOSTE!
Siamo passati da far vedere Delphine nel 'previously on' e ora nominarla come 'dottoressa francese'
WE WANT ANSWERS#OrphanBlack— lexa kom trikru♀ (@_hedaleksa) May 14, 2016
Il fascino della scienza.
Crush gigante per Cosima e ogni volta che parla di scienza faccio il laghetto in terra anche se non capisco una parola.#OrphanBlack
— Kachinga! 🌺 (@mrs_plastic_bag) May 9, 2016
Couple of the year.
Alison che parla in italiano a Donnie per farlo eccitare, dopo questa ho visto tutto. Chiudiamo qui. #OrphanBlack
— ~ (@perfectomez) May 7, 2016