Orphan Black5×01 The Few Who Dare

Nel cuore di Neolution, Sarah cerca di sopravvivere e di trovare Cosima, mentre Rachel e Westmoreland iniziano la ricerca dei cloni. Assistiamo a una premiere di Orphan Black godibile, ma priva di quella scintilla che ci aspetteremmo da un inizio di stagione.

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Avevamo lasciato il Clone Club in una situazione che definire precaria sarebbe riduttivo, con Sarah ferita alla gamba e Cosima ricongiunta con Delphine in un villaggio potenzialmente non sicuro, mentre Rachel è in posizione di vantaggio, dopo aver tolto dai giochi Susan Duncan ed essere riuscita a parlare con il fondatore Mr. Westmoreland. Questa premiere di Orphan Black si prefigge sostanzialmente lo scopo di riunire i cloni sull’isola, richiamando anche a raccolta membri esterni quali Alison ed Helena, il tutto con una buona dose di tensione e colpi di scena.

È impressionante osservare le abilità di sopravvivenza di Sarah, non nuova a estreme dimostrazioni di autoconservazione, ma ora priva di aiuto esterno – il telefono che si scarica proprio sul più bello in tal senso ci segnala quanto la situazione sia ora realmente disperata -. Ciò che la porta a stringere i denti e a dare dimostrazione di incrollabile volontà è l’affetto per la sorella Cosima, ma se sappiamo come funziona questa serie, sappiamo anche che il cliché da eroe che ribalta la situazione a suo vantaggio non è nel suo stile.

Orphan Black ci ha abituati bene, sa cosa vuole lo spettatore, sa che ogni traguardo è raggiunto attraverso meccanismi di logica e pianificazione – nonostante a volte avvenga tutto troppo velocemente -, non grazie a un protagonista invincibile. Anzi, la fragilità dei cloni è il punto forte della serie, e la forza che scaturisce da questa fragilità è la manifestazione di quanto questo sia un prodotto seriale meritevole di attenzione. Lo vediamo nei momenti peggiori per ognuna delle protagoniste, siano esse ferite nel corpo o nello spirito, e lo vediamo anche quando le loro vite si intersecano, rendendole capaci di essere spesso un passo avanti all’avversario.

Impiegando tuttavia la filosofia del bastone e della carota, questo episodio non è nemmeno esente da qualche incidente di percorso dal punto di vista della scrittura: la reunion tra Sarah e Cosima, sebbene toccante, manca di sostanza e di alcuni passaggi logici, soprattutto quando la scienziata afferma di voler comunque rimanere nella base di Neolution. Non è questione di essere out of character – non è la prima volta che Cosima mette la scienza davanti alla sua incolumità – ma di debolezza nel suo ragionamento, dato che nemmeno lei ha idea di cosa le faranno fare sull’isola. Sarah si è fatta in quattro per ritrovarla, e non ne cava fuori un ragno dal buco, finendo anzi per ritrovarsi in trappola prima di poter fuggire.

La chiusura dell’episodio alla base di Westmoreland, con Rachel pronta a iniettare la cura a Cosima, fa venire i brividi per più motivi: in primis abbiamo un villain che comunque sceglie di aiutare quanto di più distante da lei, seguendo ordini dall’alto ma mostrando una sorellanza tra cloni che emerge nonostante le divergenze passate o presenti; secondariamente, è una prova di immenso talento da parte della Maslany, che al di là dell’ormai conclamata capacità di differenziare i cloni in maniera impeccabile, riesce a comunicare durante l’iniezione a Cosima una gamma di emozioni impressionante.

Alison: Helena was out murdering God’s creatures and my husband abandoned me.

Al di fuori dell’isola, anche Alison ed Helena finiscono nei guai, scoperte nel loro nascondiglio, in maniera del tutto inspiegabile ma che lega due situazioni di pericolo distanti solo geograficamente. Persino Art, ormai invischiato negli affari del Clone Club, è obbligato a collaborare dalla detective Maddie Enger, nuova entrata nel cast che sprizza cattiveria da ogni poro sin dal primo secondo in cui la vediamo. La polizia corrotta da Neolution sarà un grosso problema soprattutto ora, visto il cerchio che inesorabilmente si stringe attorno ai cloni, e quanto tempo passerà prima di rivedere MK o Krystal nelle loro mani?

Questa premiere di Orphan Black risulta un po’ sottotono rispetto ad altri episodi sicuramente più riusciti. Un esordio di stagione dovrebbe tenerci incollati agli schermi e dare uno slancio particolarmente deciso verso gli eventi futuri; “The Few Who Dare” sembra invece solo un canonico episodio di metà stagione – e nemmeno uno dei più riusciti – piacevole da guardare, ma privo di quel qualcosa che lo renda speciale, come la serie ci ha abituato in quattro, intensi anni. 3 Porcamiseria su 5.

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Alcune Osservazioni

  • Il comitato di accoglienza di Westmoreland è quanto di più bizzarro si potesse pensare, speriamo di avere più tempo dedicato alle interazioni tra Mud e Cosima.
  • Delphine va in Sardegna (!!!), e saluta con la manina Cosima chiusa in una baita in mezzo ai cervi morti. Chiamala scema.
  • Purtroppo in questo episodio è mancato il tassello di Kira e Mrs. S., che ci aveva lasciato lo scorso anno con un grosso cliffhanger.

https://twitter.com/Ludos_/status/873899381770027008

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