Orphan Black5×06 Manacled Slim Wrists – 5×07 Gag or Throttle

Il Clone Club è pronto alla controffensiva, in cerca di ogni possibile mezzo per contrastare Neolution e il suo leader. Westmoreland getta la maschera, mentre Rachel apre gli occhi sul suo reale ruolo nella storia. È una doppietta di episodi altalenante, ma anche dimostrazione di quanto Orphan Black riesca a mantenere alta la qualità, quando necessario.

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La scoperta dei segreti di Neolution e del suo pretenzioso fondatore prendono corpo in “Manacled Slim Wrists”, ma fortunatamente è anche il momento per Sarah e sorelle di agire in controffensiva agli interessi di Westmoreland. Rachel Duncan, la pedina fondamentale e l’unica sin da subito consapevole del suo status, deve fare delle scelte, e in “Gag or Throttle” affronta i suoi demoni, in uno degli episodi più riusciti di Orphan Black.

Manacled Slim Wrists

Il sesto episodio di questa stagione, a posteriori, è uno dei classici momenti spiegone, in cui diverse verità ci vengono propinate in maniera incontrovertibile e generalmente convincente. La vita di Westmoreland ci puzzava di farsa da qualche episodio, e ora le prove della frode identitaria sono alla luce del sole: è un risultato soddisfacente, considerando quanto venisse considerato potente il leader di Neolution e appurato quanto sia in realtà tutta una menzogna; meno soddisfacenti sono i mezzi narrativi perseguiti per arrivare al risultato.

La scelta di far dire tutto a Susan, ad esempio, è una scelta decisamente anticlimatica, laddove una foto in bianco e nero mostrata sul finale sarebbe stato un elemento di sorpresa ben più efficace. Parimenti insensate le reazioni degli abitanti del villaggio, in cerca della fontana della giovinezza: in primis non si capisce bene il movente o la necessità generica di chi abita sull’isola pur non essendo ricercatore, ma soprattutto è assurdo che non muovano un dito in direzione della villa del capo, preferendo fare terra bruciata a valle. Viene tutto dimenticato dall’episodio successivo, senza il timore da parte di Neolution che le reazioni dei locali possano portare alla rivelazione dei suoi segreti al grande pubblico.

A livello emozionale tutto funziona, ma tolta la componente drammatica, tra due morti celebri e i grandi ritorni dal passato, ci sono diversi elementi confusi e narrativamente deboli. L’isola di Westmoreland è uno di questi, ma è anche una delusione vedere elementi importanti come Felix, Adele e Delphine relegati a informatori offscreen: è pur vero che da qualche parte si dovrà pure risparmiare, ma momenti dedicati a loro e alla loro curiosa alchimia potevano essere ottimi per lo show.

Non è tutto da buttare in “Manacled Slim Wrists”, grazie alla fuga di Cosima e al graditissimo ritorno di Krystal con la K. Il suo contributo è il monito per la fazione avversaria di non sottovalutare i cloni, anche quelli meno consci del loro status, ma soprattutto alleggerisce la storyline principale apportando ad essa in contemporanea interessanti sviluppi. La scelta peculiare di utilizzare Tom Cullen, il fidanzato di Tatiana Maslany, nel ruolo dello sventrapapere associato a Neolution dà un tocco particolare alla scena, e rende tutto visibilmente più divertente sia per noi che per gli attori interessati.

Da “Gag or Throttle”, Orphan Black può ritornare nel cuore della storia, vista la presenza di una Rachel sempre più coinvolta e tutto sommato simpatizzante per Kira, ma in questo episodio il salto in avanti nella trama manca di coesione e armonia, ed è compensato solo in parte da una comunque solida componente emozionale. 2.5 Porcamiseria su 5.

2.5

Gag or Throttle

Se c’è qualcosa che abbiamo imparato da Orphan Black, è che fare incazzare Rachel Duncan, chiunque voi siate, porta con sé terribili conseguenze. Neolution, la mega-corporazione che da anni l’ha trattata come niente più di un corpo su cui fare esperimenti, non fa eccezione. Il cambio di rotta determinante per la salvezza di Kira non è infatti offerto dalla scaltrezza di Sarah o di altre sestras, ma da colei che fino a quel momento era considerata il sub-villain per eccellenza della stagione.

L’escalation dal primo esame clinico ad opera di Virginia Coady alla cruenta rimozione del bulbo oculare bionico è una strada in discesa che non ci fa staccare per un momento gli occhi dallo schermo – fatto salvo per quei momenti di gore nel finale in cui fatichiamo a non distogliere lo sguardo. Rachel ha dato tutta la sua vita consapevolmente per la causa di Westmoreland, sin da bambina col Dr. Leekie, e la totale noncuranza con cui la sua umanità non viene mai riconosciuta negli anni l’ha portata a far crescere rancore e risentimento dentro di sé.

Kira: Who hurt you?
Rachel: All of them.

La goccia che fa traboccare il vaso è fatta di due momenti ben distinti: il primo esame clinico, con la scoperta della sua categorizzazione ancora col vecchio seriale – il suo momento di privacy è uno dei pochi in cui vediamo una Rachel davvero vulnerabile, non impettita o con gli artigli in vista – ma soprattutto il breve scambio di battute con Kira dopo la scoperta di essere utilizzata alla stregua di una telecamera di sicurezza, proprio da colui che l’avrebbe resa pienamente emancipata. Il doppio gioco di Westmoreland ha trovato la sua battuta di arresto in un clone finalmente determinato alla vendetta, pronto ad architettare il piano perfetto per salvare Kira, ma che comunque sceglie di restare indietro per gestire a suo modo anche le conseguenze delle sue azioni.

I dettagli sono preziosi, in tutto questo gran casino: la scelta di tracannare vodka a non finire non è tanto per annebbiare la vista, quanto per ovattare le sensazioni in vista dell’intervento all’occhio, che mai avremmo pensato potesse davvero fare; anche Kira fa la sua parte, comunicando in codice con Sarah, ma soprattutto offrendo a Rachel quei brevi gesti di affetto che l’ambiente in cui è cresciuta non è mai riuscito a darle.

A gettare benzina sul fuoco, spostando da ora in avanti il focus su Helena, l’ultimo clone utile a Neolution, è il ritorno di Mark e Gracie e i loro accordi con la dottoressa Coady, mentre ad alleviare la tensione ci pensa Alison, con un nuovo, osceno taglio di capelli e un tatuaggio altrettanto discutibile. Sono brevi respiri, staccano dalla faticosa risalita di Rachel dagli inferi di Neolution, ma sono altrettanto indispensabili per Orphan Black, che non ha mai fatto mistero della sua poliedricità nel raccontarsi. 5 Porcamiseria su 5.

5

 

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