Una prima stagione interessante cui ne sono seguite tre il cui livello qualitativo è sceso costantemente, fino ad arrivare a una quarta che ha superato i limiti di tollerabilità.
Personaggi spesso incoerenti e trame che abusano della sospensione dell’incredulità e di ironia di bassa lega si fondono a contenuti dei fumetti trasposti con risultati fin troppo altalenanti. Rimane un guilty pleasure per nerd e fan dell’Arrowverse.
Dopo che un acceleratore di particelle esplode causando una serie di fenomeni inspiegabili, lo scienziato forense Barry Allen viene colpito da un fulmine e finisce in coma. Al risveglio, si ritroverà capace di correre e muoversi a una velocità impressionante. Inizialmente affascinato dalle sue nuove capacità, Barry scopre che non è l’unico meta-umano creato dall’esplosione e che non tutti stanno usando i loro nuovi poteri per fare del bene.
Il crossover evento dell'Arrowverse (e non solo) è cominciato. In questa prima parte conosciamo meglio le premesse della trama e i ruoli che in essa giocheranno i nostri eroi, divisi nell'affrontare imprese isolate e monocentriche che si impongono su un disegno complessivo ancora troppo debole.
Una stagione che continua ad arrancare, tra episodi di qualità imbarazzante e altri che mostrano qualche barlume di originalità ma non riescono ad andare molto oltre.
Due nuovi episodi che, pur non raggiungendo l'abisso di quello che li ha preceduti, non riescono e sembrano non cercare di portare la serie su livelli accettabili.
Una nuova, imbarazzante puntata per The Flash, che questa settimana tocca vette di raro trash e ottiene l'effetto contrario: se doveva farci ridere, ci ha semplicemente fatto piangere. Per la dignità perduta o perché semplicemente ci siamo chiesti chi mai ci ridarà indietro quaranta minuti di vita sprecati tra villains grotteschi e supereroi che non hanno nulla di super - a parte il potere di irritarci, ma questo è un altro discorso.
Ritornato dalla pausa invernale, The Flash conferma molti dei difetti riscontrati nel mid-season finale, pur lasciandoci qualche cenno di speranza sull'evolversi della stagione.
Finale di mid-season per Flash, con un cliffhanger non del tutto prevedibile accompagnato, però, da ancora troppe sbavature nello svolgimento.
Penultimo capitolo del cross-over dell'anno e, soprattutto, episodio più convincente e dotato di maggior equilibrio, con gli eroi che, messi in difficoltà, possono finalmente dare il proprio meglio, in attesa di un finale che si spera sarà all'altezza di quanto promesso.
Due episodi che ci mostrano ancora quanto questa stagione fatichi a trovare una propria identità, divisa tra situazioni ai limiti del grottesco e vicende più serie e potenzialmente drammatiche.
Quando affronti il tema del femminismo alla velocità della luce il rischio è quello di trattarlo superficialmente e con tanti luoghi comuni. Se aggiungi poi una caccia al genero ridicola, la differenza col cinepanettone sta solo nell’atmosfera natalizia.
Con una comicità spesso eccessiva, scelte narrative piuttosto banali e un reset di fatto dello status quo di quasi tutti i personaggi, i nuovi episodi di The Flash non convincono e non soddisfano.
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