Dopo l’apertura degli Anelli intergalattici alla fine della terza stagione, tutto è cambiato. Le Nazioni Unite della Terra, la Repubblica di Marte e l’Alleanza dei Pianeti Esterni (OPA) hanno stabilito una tregua per il controllo e la protezione del sistema di trasporto creato dalla protomolecola – 1,300 porte su altri sistemi spaziali. Ovviamente c’è chi non ha intenzione di aspettare l’assegnazione dei pianeti da parte di questa nuova alleanza e, come i grandi esploratori della nostra civiltà, decide di forzare il posto di blocco e prendersi ciò che dovrebbe essere di diritto del primo a insediarsi. Quando James Holden viene inviato da Chrisjen Avasarala per investigare misteriosi artefatti alieni su Ilus, si ritrova quindi nel bel mezzo di una contesa tra colonizzatori terrestri e belters.

Chrisjen Avasarala: A nicecream battle where I know who the real enemy is? I’m looking forward to it!

The Expanse si conferma una solida space opera, il cui racconto complesso si estende al di là delle convenzioni del genere. Ci eravamo accorti fin dalla prima stagione che la fantascienza era un semplice contenitore dove inserire differenti storie che si spostavano da un genere all’altro. Il finale della terza ci aveva particolarmente sorpreso quando i protagonisti, ingabbiati dentro il portale creato dalla protomolecola, avevano scoperto che le leggi della fisica di colpo erano cessate di esistere. Come in un film horror ambientato in una casa stregata, c’era voluto il fantasma di Miller per uscire da quell’incubo.

Mortry: Someday, I think, you and I gonna end up bloody.

Amos: How about now? I’m free right now…

Anche in questa stagione il genere cambia di nuovo e i primi 6 episodi sono un western ambientato su un pianeta sconosciuto. Si parla di colonizzazione ed emancipazione del variegato e complicato popolo dei belters. Le vecchie tensioni tra loro e i terrestri sono impossibili da rimuovere con una semplice tregua e minacciano la convivenza persino in nuovi mondi. James Holden ha subito mille trasformazioni nel corso delle stagioni. Da primo ufficiale di bordo a icona della ribellione dell’OPA. Da vendicatore delle vittime della protomolecola e dei suoi oscuri manipolatori a paladino del torto subito da Prax. Da esploratore visionario sull’orlo della follia a… sceriffo spaziale. Appena finito il sesto episodio ci siamo chiesti quale sarà la sua prossima trasformazione.

Nonostante una forte suspense dovuta allo spettro di antiche macchine aliene e civiltà scomparse, la scrittura continua a focalizzarsi sui personaggi, che sentiamo sempre più vicini e descritti in modo verosimile. Gli attori sono perfetti, tra tutti continua a stupire Thomas Jane che interpreta alla perfezione il fantasma di Miller. Questa è la prima stagione Amazon Original e crediamo che con il salvataggio sia arrivato anche un budget all’altezza di una serie di questo livello. La storia di The Expanse sembra appena iniziata e la sensazione è che la fine sia, quindi, lontana. Non ne potremo essere più contenti. Finché la qualità tecnica e drammaturgica rimarrà invariata saremo pronti a seguirla ovunque ci porterà.

8/10

Storia - 8/10
8.5/10

Tecnica - 8.5/10
8/10

Emozione - 8/10

8.2/10

Summary

L’inizio della quarta stagione di The Expanse cambia di nuovo genere e diventa un western. Nonostante una forte suspense dovuta allo spettro di antiche macchine aliene e civiltà scomparse, la scrittura continua a focalizzarsi sui personaggi. Ottima recitazione e ottima qualità tecnica. Da non perdere.