Westworld3×03 The Absence of Field

Charlotte inizia a dare segni di instabilità, nel suo doppio ruolo di host con una missione da compiere e da essere umano infiltrata in un mondo ancora sconosciuto. Dolores valuta nuove alleanze e dubita di quelle vecchie.

7.7

Le atmosfere di Westworld ritornano al futuro, e in The Absence of Field scopriamo che tra Dolores e Charlotte non fila proprio tutto liscio come pensavamo.

Una delle grandi difficoltà che abbiamo riscontrato in questo terzo episodio è proprio nel rapporto tra i due host, e sui dubbi su chi possano effettivamente essere. Charlotte è stata colei che è riuscita a fuggire dall’isola di Westworld, e abbiamo dato per scontato che al suo interno ci fosse Dolores, ricostruita da Bernard. Ma allora la Dolores che vediamo è realmentente Dolores? O forse al suo interno è presente solo l’entità di Wyatt? Rivedendo Charlotte inoltre non possiamo notare come i suoi comportamenti siano instabili: non sa più chi è, come in una crisi esistenziale perché quello non è il suo corpo, e la nostra ipotesi è che al suo interno ci sia la vera Dolores, ma con delle “tracce” di memoria della Charlotte Hale umana, che interferiscono e cercano di riaffiorare nella coscienza dell’host.

Evan Rachel Wood Dolores

Probabilmente Dolores ha letto il libro di Charlotte Hale all’interno della forgia, ma l’host con le sue sembianze non ha memoria della sua vita umana: riconosce l’ex marito, ma non ricorda del divorzio e soprattutto si dimentica del figlio Nathan.

L’episodio da questo punto di vista crea confusione, ma ci restituisce comunque un percorso ben preciso di Charlotte host: un corpo che non è il suo, una missione da compiere e una “umanità” interiorizzata che combatte per riaffiorare in un corpo estraneo. L’episodio inizia con un messaggio di una Charlotte umana che è nel mezzo degli spari e pensando di poter realmente morire manda un ultimo straziante messaggio a suo figlio, cantandogli “You Are My Sunshine“. Il core drive umano di Charlotte durante questo episodio lentamente sembra sovrascrivere quello della missione dell’host, fino all’effettiva fusione delle due coscienze: la missione del “predatore” risveglia l’anima della madre protettiva e implacabile, riassunta in una scena mozzafiato dove Charlotte strangola un pedofilo che aveva preso di mira il piccolo Nathan.

Tessa Thompson Charlotte Hale

In questo episodio di Westworld abbiamo nuovamente una forte contrapposizione anche fotografica tra Dolores, sempre fredda e vestita di nero e una Charlotte più umana, vestita di bianco, che reagisce a volte senza controllo e con episodi di autolesionismo, fino ad arrivare alla risposta emotiva di rabbia e determinazione che le “ricorda” di essere innanzitutto una madre. L’esistenza di questo rapporto complicato con Dolores ci lascia disorientati e un sospetto sorge con la scena di loro due che dormono abbracciate nella camera d’albergo, un po’ come come era successo in seguito al suicidio di Teddy, nel season finale della seconda stagione. Chi c’è realmente dentro Charlotte? Teddy si è sparato e il suo “spirito” è stato mandato oltre La Porta, mentre Angela si è fatta saltare in aria all’interno della Culla, dove erano conservati i backup di tutti gli host. Dovrebbe essere la Dolores originale, ma a questo punto della stagione non siamo sicuri di nulla.

Fortunatamente a Charlotte è assegnata una trama più propedeutica allo sviluppo della storia principale, in quanto scopriamo al termine dell’episodio che la misteriosa talpa che sta passando informazioni a Serac, che vuole impossessarsi della Delos, è proprio lei (ma a quanto pare non la sola). Il sistema che hanno per comunicare è legato alla canzone You Are My Sunshine, e di nuovo Westworld porta la musica ad essere protagonista con un ingegnoso stratagemma: una volta risolto “l’enigma” Charlotte riesce ad entrare in contatto con un ologramma di Serac, consapevole dell’esistenza di Dolores, che sospetta possedere la chiave per accedere ai dati della forgia e ignaro del fatto di avere di fronte un host. Ironicamente, Charlotte adesso si trova nella situazione di poter essere la protagonista di un doppio gioco molto intenso, ma con una missione “contaminata” da una ritrovata umanità nei confronti del figlio, proprio come accaduto a Maeve.

Aaron Paul Caleb

Dolores nel frattempo approfondisce la sua conoscenza di Caleb: dopo essersi reciprocamente salvati la vita in due attentati, tra l’altro causati dall’applicazione RICO, i due sembrano iniziare una collaborazione per sovvertire il sistema in cui sono intrappolati gli esseri umani. Dolores decide di “risvegliare” Caleb facendogli rivivere uno dei ricordi più traumatici della propria vita, ovvero l’abbandono della madre schizofrenica in un ristorante quando era ancora bambino. Proprio come per gli host che attraverso il dolore prendono coscienza ed escono dall’ormai iconico labirinto interiore. La rivelazione dell’esistenza di un’intelligenza che “predice” il futuro di tutti gli esseri umani raccogliendone i dati ovviamente è un’ottima esca per uno come Caleb che i computer li sopporta poco. La ricerca di un alleato per Dolores in questo momento è una mossa tattica per farsi aiutare a comprendere meglio Rehoboam e riuscire ad smantellarne il sistema, anche se Caleb non sospetta che chi ha di fronte non è un essere umano e non possiamo prevedere come si comporterà quando lo scoprirà. Notiamo comunque che Dolores non sembra farsi scrupoli nel manipolare emotivamente Caleb, rivelandogli che il sistema ha calcolato che in una decina di anni potrebbe suicidarsi sparandosi in testa e siamo curiosi di vedere come procederà questa nuova relazione.

Questo episodio di Westworld ci ha lasciato con molti punti interrogativi, come è giusto che sia visto che siamo appena all’inizio della terza stagione. Quello che sembra certo è un cambio di narrazione, da un racconto con più piani temporali ad uno fermo nel presente, mantenendo i punti di vista dei diversi protagonisti della storia. Nuovi personaggi ben strutturati si accostano ai protagonisti noti, che però ci confondono nel loro essere ambigui: parliamo soprattutto di Charlotte, che ancora non abbiamo capito chi sia in realtà (forse perché non lo sa bene nemmeno lei) e di conseguenza anche di Dolores, la cui veste di killer metodica e implacabile si è impigliata in Caleb, un essere umano che come lei è intrappolato in un sistema che non può controllare. Un episodio carico di contenuti e forti emozioni, che ci prepara ad una stagione densa e complessa che speriamo non deluda le aspettative.

  • 7/10
    Storia - 7/10
  • 7/10
    Tecnica - 7/10
  • 9/10
    Emozione - 9/10
7.7/10

Summary

Nonostante un po’ di confusione sui personaggi, il terzo episodio di Westworld emoziona e porta avanti la storia abbastanza linearmente, preparando questa terza stagione ad uno sviluppo intenso ed interessante.

Porcamiseria

7.7

Nonostante un po' di confusione sui personaggi, il terzo episodio di Westworld emoziona e porta avanti la storia abbastanza linearmente, preparando questa terza stagione ad uno sviluppo intenso ed interessante.

Storia 7 Tecnica 7 Emozione 9
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