Grey's Anatomy15×16 Blood And Water – 15×17 And Dream Of Sheep

Sebbene importanti tematiche riguardanti i rapporti genitori-figli ed il problema della malattia mentale vengano affrontate in questi due episodi di Grey's Anatomy, non bastano a catturare l'attenzione del pubblico. Solo la Shepherd ed una coinvolgente dichiarazione d'amore riescono a salvare lo show dalla noia più assoluta.

6.0

La genetica è davvero così importante? È questo il quesito attorno a cui ruotano gli ultimi due episodi di Grey’s Anatomy, in cui vengono quindi analizzati i rapporti genitore/figlio in molte loro sfaccettature concludendo infine che sì, la genetica è indubbiamente importante,ma lo sono molto di più le persone che effettivamente crescono i figli costruendo in tal modo una vera famiglia.

L’apparizione di Ellis era davvero necessaria?

Il focus di Blood And Water risulta chiaro fin dalla prima scena con l’apparizione a sorpresa di Ellis Grey, interpretata da Kate Burton che di tanto in tanto non disdegna un piccolo cameo nello show. Sebbene però faccia innegabilmente piacere rivedere Ellis sullo schermo, l’impressione questa volta è quella di una forzatura non necessaria con una comparsa di tale portata inserita più che altro per catturare l’attenzione del pubblico ad inizio episodio, risultando a conti fatti non strettamente indispensabile né allo sviluppo della storia né in alcuna scena bisognosa di pathos – mossa che, invece, si era rivelata azzeccata durante la vincita dell’Harper Avery di Meredith.

Non solo l’entrata in scena di scena di Ellis in questo caso sarebbe stata evitabile, ma anche l’intera diatriba tra Maggie e Richard non ha motivo di sussistere, se non quello di riempire un eventuale vuoto narrativo. Il rivangare nuovamente il rapporto tra Webber e la dottoressa Grey, una storia ormai sviscerata a sufficienza nel corso delle stagioni, ed il fatto che l’uomo si preoccupi dell’opinione dell’intera comunità medica riguardo la vicenda – a qualcuno di loro potrebbe davvero interessare qualcosa? Sono passati 30 anni, dopotutto – danno vita a scene assolutamente inverosimili e alquanto noiose, nonché in contraddizione con il personaggio di Richard conosciuto in questi anni. Per non parlare poi del momento in cui l’uomo si lascia scappare il fatto di “non essere orgoglioso di quel periodo della sua vita”, particolare decisamente da dimenticare alla svelta. Strano a dirsi, l’unica nota positiva di tutta la vicenda è la Pierce, che, almeno in Blood And Water, contro ogni pronostico si è rivelata un personaggio interessante e maturo al confronto del padre, salvo poi riperdersi di nuovo nei meandri della banalità nell’episodio successivo, in cui la sua partecipazione ad un talk show televisivo è forse uno dei punti più bassi toccati in And Dream Of Sheep.

Spostando invece l’attenzione su una coppia di futuri genitori, è chiaro che il tira e molla tra Owen e Amelia non sembra essere destinato a fermarsi tanto in fretta. Dopo l’improvvisa decisione della Shepherd di lasciare il compagno, secondo la quale egli sarebbe ancora innamorato della Altman, i due devono gestire le questioni pratiche riguardanti l’affidamento del piccolo Leo. E lo faranno seguendo il solito copione di litigio e dichiarazione d’amore già visto e rivisto, arrivando infine alla conclusione che debba essere Owen l’unico tutore legale del bambino, con Amelia stessa che decide di farsi sa parte. Ci piacerebbe davvero poter mettere un punto alla storia tra i due, che ormai stanno protraendo questo infinito tergiversare da troppe stagioni senza risolversi in un senso o nell’altro, finendo così per snaturare – anche in questo caso – la bellezza di un personaggio non ancora rovinato dal tempo. E ci si riferisce, ovviamente, ad Amelia.

Per fortuna a rimescolare nuovamente le carte in tavola ci pensa Link, che caso vuole si trovi lontano da Seattle alla stessa conferenza della Shepherd. Entrato in scena come in pompa magna come il nuovo orthogod – con buona parte dei fan che vedevano in lui ancora l’ex belloccio di Orange County, nonché colui che avrebbe usurpato il trono della Torres, unica e sola orthogoddes dello show –, piano piano il personaggio è riuscito a svincolarsi da questi pregiudizi e sta assumendo vita propria delineando una personalità che attrae sia il pubblico sia, a quanto pare, la dottoressa Shepherd. Batman And Batman, questo il soprannome del nuovo futuro(?) duo del Seattle Grace, che in una manciata di minuti è riuscito a portare sullo schermo una chimica che non si vedeva da troppo tempo in una coppia in fieri.

Owen Hunt ha fatto il suo tempo, e ormai non ha più nulla di interessante da raccontarci

Rimasti a Seattle, gli altri due componenti del triangolo amoroso si trovano alle prese con il difficile caso di una donna che, a seguito di un’incidente d’auto, sarà costretta ad affrontare la perdita del figlio nato prematuro. Se il caso clinico in sé è molto toccante, al pari del tira e molla tra Owen ed Amelia anche l’indefinito rapporto tra l’uomo e la Altman ha ormai stufato: che sia Owen stesso a non avere più nulla di interessante da raccontare ormai?

Una dichiarazione d’amore che invece, pur essendo l’ennesima in stile Grey’s declamata fuori dalle simboliche porte dell’ospedale, risulta nuova e fresca, forse perché freschi sono i personaggi, è quella ricevuta da Nico da parte dell’ex occhiali Schmitt. Benché sia indubbiamente la copia della copia di una qualche scena già vista – come dimenticare, tra le altre, la dichiarazione di Lexie a Mark dell’ottava stagione? – risulta in ogni caso notevole sia a livello di sceneggiatura che recitativo: probabilmente la mossa vincente dell’episodio della scorsa settimana.

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Al contrario, una coppia che, per quanto gli autori tentino di farcela apprezzare, risulta forzata e squilibrata è quella tra Meredith e De Luca. Prendendo in prestito le parole del De Luca Senior, “lei è molto ad di sopra” di Andrew, che appare suo malgrado un ragazzino al confronto della donna forte e sicura di sé quale è ormai Meredith Grey. Rimane quindi un mistero il perché la Grey abbia scelto di intraprendere una nuova relazione amorosa proprio con lui, che avrebbe potuto forse andare bene per la Meredith insicura, cupa e triste delle primissime stagioni, ma non certo per la persona che è oggi….sebbene anche allora, non dimentichiamoci, scelse Derek e non certo uno specializzando.

Oltre alla love story con Meredith, anche un’altra tematica di gran lunga più interessante viene portata alla luce dai fratelli De Luca e dal loro rapporto con il padre: la malattia mentale è davvero un ostacolo insormontabile? La risposta è no, entro certi limiti. E non solo Andrew sembra essere d’accordo con questa conclusione, ma lo sono anche Jo ed Alex, che attraverso un’analisi della relazione di quest’ultimo con la madre giungono alla medesima conclusione. Non è però questa l’unica novità importante su questo fronte, finalmente anche a livello di storyline i coniugi Karev hanno visto un notevole miglioramento: da un lato si è compreso il motivo della comparsa della madre nelle loro vite, dando così un senso all’improvvisata dello scorso episodio, e dall’altro la voglia di maternità di Jo e la ricerca della madre biologica di quest’ultima hanno delineato un nuovo possibile percorso della coppia.

È da sottolineare a questo proposito il ruolo della Bailey nella vicenda: chi meglio di lei può comprendere cosa significhi convivere con una malattia mentale?  È proprio grazie al suo prezioso intervento infatti che riesce ad aprire gli occhi ad Alex, proprio come quindici anni fa quando lui era ancora la sua matricola, e contemporaneamente a ridare, almeno per questo episodio, un po’ di dignità ad un personaggio che gli autori sembrano aver dimenticato.

E da ultimo, ma non meno importante, troviamo il protagonista attorno al quale ruotano questi ultimi due episodi: Dottor De Luca Senior, il cui arrivo a Seattle ha originato il dibattito riguardo la malattia mentale, in quanto anche l’uomo è probabilmente affetto da bipolarismo. Benché la tematica di fondo sia indubbiamente importante, l’intera storia risulta assai noiosa: l’intermezzo da sorbirsi in trepidante attesa della prossima scena della Shepherd – la sola davvero degna di nota in And Dream Of Sheep, considerato anche il pochissimo screen time affidato a Meredith questa settimana. È lo stesso De Luca a non essere interessante, così come i litigi familiari non sono sentiti finendo per sembrare troppi e assolutamente monotoni. Per questi motivi non si può che essere felici del suo ritorno in Italia, augurandosi ci rimanga il più a lungo possibile.

  • 6/10
    Storia - 6/10
  • 5.5/10
    Tecnica - 5.5/10
  • 6.5/10
    Emozione - 6.5/10
6/10

Summary

Pur essendo solida e ben sviluppata, la trama principale risulta indubbiamente noiosa. Solo la Shepherd e la dichiarazione d’amore di Schmitt riescono a risollevare le sorti degli episodi.

Porcamiseria

6

Pur essendo solida e ben sviluppata, la trama principale risulta indubbiamente noiosa. Solo la Shepherd e la dichiarazione d'amore di Schmitt riescono a risollevare le sorti degli episodi.

Storia 6 Tecnica 5.5 Emozione 6.5
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