Manifest1×11 KXTA

Manifest cambia prospettiva e punta i riflettori sul Capitano Daly, pilota dell'Air 828. Come ha vissuto il ritorno a terra? In che modo lo hanno dipinto i media? Il Governo sembra aver trovato il proprio capro espiatorio per la faccenda dell'aereo: vediamo se e come il Capitano riuscirà a dimostrare di essere del tutto estraneo ai fatti.

7.5

In modo simile a ciò che era accaduto nel quinto episodio – quello in cui ci venivano mostrati i cinque anni degli Altri -, in KXTA Manifest propone un cambio di prospettiva puntando i riflettori sul Capitano Daly, pilota dell’Air 828. Oltre che permetterci di vedere gli avvenimenti da più angolazioni, questo tipo di scelta risulta anche particolarmente efficace per la narrazione in quanto spezza la ripetitività dello schema narrativo costringendoci a concentrarci per capire da quale punto della storia si stia ripartendo e quale punto di vista si stia utilizzando per decifrarla. Sebbene questa scelta porti inevitabilmente all’accantonamento delle vicende personali dei protagonisti principali, è in ogni caso una strategia positiva sia per lo sviluppo della trama orizzontale sia per lo spettatore che rimane piacevolmente incuriosito, nonché più attento, rispetto a questo cambio di prospettiva.

Protagonista dell’episodio è il Capitano Daly, che contatta Ben per poi portarlo a vedere il suo simulatore di volo con il quale sta cercando di ricreare, senza riuscirci, le condizioni di volo dell’Air 828. Inizialmente sembra un uomo che come Ben vuole cercare di capire cosa sia accaduto quel giorno sull’aereo ed il suo nuovo “giochino” sembra divertente e innocuo, ma ben presto ci rendiamo conto di come questa sua ricerca si sia trasformata in una vera ossessione. Il chiodo fisso per la turbolenza, la certezza che il governo stia insabbiando qualcosa, il tentativo disperato di dimostrare al mondo che non è sua la colpa per l’accaduto lo portano alla pazzia, che si intravede man mano nella puntata fino a sfociare in un ultimo atto disperato che potrebbe condurlo dritto alla morte – o nel futuro. Se l’idea iniziale del Capitano era ricreare le stessa turbolenza attraversata dall’Air 828, non riuscendoci ha deciso di volare realmente attraverso una tempesta identica, finendo per scomparire dai radar e lasciandoci con il dubbio: sarà morto (insieme a Fiona, trascinata dall’uomo sul velivolo) oppure sarà arrivato nel futuro? Se così fosse, ci rivediamo nel 2024.

Ben e il Capitano: due volti della medesima ossessione.

Durante tutto l’episodio di fa largo il parallelismo tra Ben ed il Capitano Daly: due volti della medesima ossessione. Entrambi tormentati dall’Air 828 vogliono vederci chiaro anche a costo di perdere le proprie famiglie, hanno gli stessi strani schemi sui muri e addirittura a fine puntata Daly passa il testimone di Capitano a Ben, definito il leader dei superstiti dell’aereo. Sebbene l’ossessione di fondo sia la stessa, quel che distingue i due uomini sono i motivi di per i quali indagano: se l’uno è preoccupato di dimostrare al mondo di non avere colpa, l’altro invece vuole proteggere la sua famiglia, in particolare il piccolo Cal che ha già rischiato la vita più volte.

E proprio attorno al piccolo Cal, protagonista nascosto e spesso chiave di volta della storia, probabilmente ruoterà il prossimo episodio: in camera non c’è più e tutto fa presupporre un rapimento da parte di Autumn. La donna, infatti, è stata (quasi) smascherata dai fratelli Stone, finalmente resisi conto dell’esistenza di una talpa all’interno del gruppo. Tutti i nodi vengono al pettine e colei che si era rivelata essere una doppio giochista nello scorso winter finale sarà presto scoperta.

Accanto a questi significativi sviluppi della trama orizzontale, trovano davvero poco posto le vicende personali dei protagonisti, che invece erano state esplorate più significativamente nello scorso episodio. La vita privata dei fratelli Stone è relegata a poche scene: i confronti tra Michaela e Jared, come quelli tra Ben e la moglie, che a onor del vero non si scambiano più di due parole, non apportano un’evoluzione alla trama, ma sono poste purtroppo più come riempitivo che come elemento centrale del racconto.

  • 7.5/10
    Storia - 7.5/10
  • 8.5/10
    Tecnica - 8.5/10
  • 6.5/10
    Emozione - 6.5/10
7.5/10

Summary

Se il cambio di prospettiva si è rivelato, ancora una volta, una mossa vincente, l’accantonamento delle vicende personali mette in un angolino anche le emozioni dello spettatore. Ottimo lo sviluppo della trama orizzontale, peccato per il resto.

Porcamiseria

7.5

Se il cambio di prospettiva si è rivelato, ancora una volta, una mossa vincente, l'accantonamento delle vicende personali mette in un angolino anche le emozioni dello spettatore. Ottimo lo sviluppo della trama orizzontale, peccato per il resto.

Storia 7.5 Tecnica 8.5 Emozione 6.5
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