Manifest1×10 Crosswinds

Manifest ritorna dopo la pausa invernale senza grandi sorprese o colpi di scena, ma con un episodio in grado comunque di tenere lo spettatore incollato allo schermo. Si aggiunge mistero al mistero, un nuovo cattivo senza volto è all'orizzonte e le vicende personali dei protagonisti assumono contorni nuovi.

7.2

Dopo la pausa invernale, Manifest ritorna con un decimo episodio che bilancia perfettamente il grande mistero dell’air 828 e le vicende personali dei protagonisti. È più che un perfetto equilibrio: i due volti della storia sono intessuti l’uno nell’altro talmente bene che la noia non raggiunge mai nel corso dei canonici quaranta minuti lo spettatore, che anche in un episodio privo di colpi di scena e senza grandi batticuore non riesce a staccare gli occhi dallo schermo.

Anche senza colpi di scena, Manifest sa come catturare l’attenzione del pubblico

Nonostante l’ampio spazio dato al riassunto delle puntate precedenti, Manifest ci regala in ogni caso un toccante monologo iniziale in cui Michaela racconta alla defunta madre ciò che è accaduto da quando l’aereo è atterrato. Qualche informazione in più per il pubblico, che ha bisogno di fare il punto della situazione prima di ributtarsi a capofitto nella storia, ed una dichiarazione d’intenti quando infine dichiara: “rivoglio indietro la mia vita” – ovvero, rivoglio indietro Jared.

Analizzando il Grande Mistero attorno a cui ruota l’intera serie, non si può che far riferimento al vero cuore pulsante delle indagini: Ben Stone. Sebbene anche gli altri superstiti si stiano chiedendo cosa sia successo loro su quell’aereo, colui che ci sta mettendo davvero anima e cuore è Ben, probabilmente spinto anche dal fatto di aver quasi perso il figlio più di una volta. È comunque sempre lui che riesce a mettersi in contatto con i più alti vertici della sicurezza nazionale – e talvolta sfociando anche un po’ nell’inverosimile – e a trovare piste sempre nuove.

Si aggiunge mistero al mistero

Questa volta ad aggiungere mistero al mistero è un Maggiore, del quale, anzi, della quale, non sappiamo assolutamente nulla, se non che è una donna, che viaggia in elicottero, e che probabilmente ha dato l’ordine di far saltare in aria il laboratorio in cui venivano tenuti prigionieri i passeggeri non reclamati. Esplosione, lo ricordiamo, in cui ha perso la vita Vance al termine dello scorso episodio. Eppure – fortunatamente direi – nonostante l’innegabile complicazione della serie, lo spettatore riesce con un po’ di attenzione a stare dietro agli eventi che accadono sullo schermo senza troppe difficoltà. In questo senso i continui rimandi agli episodi precedenti sono utilissimi, e stranamente non pesano in alcun modo alla narrazione principale.

Poco da aggiungere invece per quanto riguarda le missioni, di cui ancora non si sa pressoché nulla. Forse questa nuova chiamata ricevuta da Michaela sarà un po’ diversa dal solito, ma per adesso è storia già vista.

Intrecciate abilmente con il grande mistero troviamo le vicende private dei protagonisti, che finalmente portano un po’ di sincerità nei loro rapporti interpersonali. Sebbene il parlar chiaro avesse già vinto a casa Stone nello scorso midseason finale, l’onestà intellettuale per fortuna non ci abbandona e ne è la prova l’arrivo di Danny ed il dialogo tra Ben e la sua famiglia. L’uomo sceglie, pur con il cuore spezzato, di far posto a qualcun altro nella propria casa accettando davvero il fatto che per coloro rimasti a terra cinque anni e mezzo siano passati realmente. Un grande dolore quello del protagonista, ma necessario per il raggiungimento di una consapevolezza interiore sua ed una nuova storyline per la serie, che nella prima parte di stagione si era un po’ affossata su questo fronte vivendo di ciò che aveva costruito nei primissimi episodi e non discostandosi mai troppo dalla situazione originaria.

Era tempo di una svolta quindi, e lo stanno facendo un po’ tutti. Non solo Ben, anche Jared è finalmente sincero – “Lo dobbiamo a noi stessi” – e si lascia andare ad un’attesissima dichiarazione d’amore a Michaela, prevedibile sin dal pilot. Sebbene non sia una di quelle confessioni da farci trattenere il fiato e le lacrime – chi ha detto, per rimanere in tema di disastri aerei, Penny e Desmond di Lost? – è comunque degno di nota il momento in cui il ragazzo dichiara che se la guarda il mondo continua a scomparire.

  • 7/10
    Storia - 7/10
  • 7.5/10
    Tecnica - 7.5/10
  • 7/10
    Emozione - 7/10
7.2/10

Summary

Nessun colpo di scena in questo episodio, la cui grandezza sta nel riuscire a catturare l’attenzione del pubblico anche senza grandi sorprese. Manifest non sbaglia (quasi) un colpo.

Porcamiseria

7.2

Nessun colpo di scena in questo episodio, la cui grandezza sta nel riuscire a catturare l'attenzione del pubblico anche senza grandi sorprese. Manifest non sbaglia (quasi) un colpo.

Storia 7 Tecnica 7.5 Emozione 7
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