Nuovi e vecchi nemici contribuiscono a creare scompiglio in questo finale di metà stagione, che riporta The Walking Dead a buoni momenti di interesse e valide potenzialità che speriamo non vengano sciupate il prossimo anno.
Dopo il salto temporale troviamo le comunità in gran forma ma estremamente frammentate, con leader poco disposti ad accettare l'incarico e regole troppo ferree per non creare problemi. Tanto che pure gli zombie cominciano a lamentarsi.
Il vento del cambiamento soffia su Alexandria e le altre comunità: agli autori l'arduo compito di rendere questa brezza piacevole e non il consueto olezzo che va avanti da stagioni intere.
I walker continueranno a tormentare Rick Grimes ancora per molto: The Walking Dead cerca successo puntando a una serie di film per la TV.
Il gesto di Maggie dà vita a un effetto domino che porterà gli eventi a precipitare, mettendo a rischio il sogno di Rick. Intanto una nuova minaccia fa capolino nell'apparente serenità (e stavolta non è la perdita di qualità).
Jimmy McGill fa l'ultimo accorato appello per riuscire a tornare avvocato, con mosse degne dell'alter ego Saul Goodman, mentre Mike è costretto a ricorrere a misure drastiche contro il capo cantiere fuggitivo. Better Call Saul chiude in bellezza, con ogni personaggio ormai completamente votato al proprio lato oscuro.
Dopo la faticosissima scorsa stagione The Walking Dead prova a ripartire col botto. Dello spumante che stapperanno gli show concorrenti.
Le carte si mischiano con imprevedibilità in Better Call Saul. Kim è tutto ciò che separa Jimmy dal diventare Saul Goodman, e sappiamo quanto la sfortuna si accanisca su di lui. L'empatia di Mike intanto minaccia di tradire il suo amore per i dettagli, pregiudicando il progetto di Fring.
Jimmy e Kim sono sempre più lontani, mentre la guerra tra Gus Fring e i Salamanca mette in risalto le abilità e le manie di controllo del futuro re delle metanfetamine. Mike amministra un cantiere in cui non mancano tentativi di defezione, tenendo d'occhio un operaio ribelle. Better Call Saul è sempre piacevole, ma questa volta qualche difetto viene a galla.
Smoke racconta il fumo dopo l'incendio, i meccanismi di difesa dopo il lutto, la ricerca delle responsabilità e la riflessione. Better Call Saul preferisce gli inizi senza troppi avvenimenti, soffermandosi sulla - relativa - quiete dopo la tempesta.
Forse non lo sapevi, ma creando un profilo su SerialFreaks avrai ancora più possibilità per scoprire la tua prossima serie preferita e potrai utilizzare tutte le funzioni personalizzate che abbiamo pensato per te.
Ecco qualche esempio.
Avrai un profilo personale dove potrai aggiungere le tue serie preferite. In questo modo, il sito ti darà suggerimenti personalizzati su cosa vedere, sia grazie a un algoritmo sviluppato da noi che si adatta ai tuoi gusti (lo chiamiamo FreakTag), sia grazie al tocco umano della redazione di SerialFreaks.
Hai trovato su SerialFreaks una serie che ti potrebbe interessare? Aggiungila alla Watchlist! In questo modo, quando rimarrai a corto di serie, avrai sempre qualcosa da guardare.
Puoi anche marchiare una serie come già vista: in questo modo, il FreakTag non te la mostrerà più tra i suggerimenti personalizzati. E’ anche un ottimo modo, se vuoi, per indicare all’algoritmo che quella particolare serie non ti interessa, anche se non l’hai ancora vista.
Creando un profilo, potrai anche salvare gli articoli che non hai avuto tempo di leggere (o di cui vuoi tenere traccia) in un’apposita Reading List che troverai ad aspettarti sul tuo profilo. Inoltre, sempre sulla tua pagina personale, troverai anche suggerimenti pensati apposta per te dalla redazione, oltre agli ultimi articoli e recensioni relativi alle tue serie preferite, così non ti perderai proprio nulla.