The ExpanseThe Expanse Season 4: il vero pericolo siamo noi

Season Recap Tra ingenuità ed incoerenze vi parliamo della quarta stagione di The Expanse, la cosa più simile a una versione live-action di Mass Effect. Come al solito: attenti agli spoilers!

8.0

Attenzione: da qui in poi, spoiler sulla quarta stagione di The Expanse.

Avevamo lasciato James Holden e Amos Burton dentro le antiche rovine aliene di Ilus insieme ai coloni belters e terrestri. Le tensioni tra i due gruppi per un momento si erano allentate in vista dell’arrivo di un gigantesco tsunami, mentre la dottoressa Okoye aveva appena intuito i sintomi di un’epidemia aliena e sconosciuta. Chrisien Avasarala era in piena campagna elettorale e Bobbie Draper toccava il fondo. Insomma l’anteprima della quarta stagione di The Expanse ci aveva lasciato con l’irrefrenabile desiderio di concluderla il prima possibile.

James Holden: At the end of the day, I guess, the only real danger here was what we brought with us.

The Expanse si conferma ancora una volta come uno show solido e strutturato – dopotutto è l’adattamento di una fortunata serie di libri di fantascienza. Mark Fergus e Hawk Ostby, gli showrunner, non sono certo dei dilettanti alle prime armi. Hanno scritto Children of Men di Alfonso Cuaron e potremmo dire che hanno iniziato la rivoluzione Marvel scrivendo il primo Iron Man. Il cliffhanger di questa stagione anticipa – e conferma – il cattivo della prossima, ma in chiusura avremmo preferito un rilancio sul mistero della minaccia aliena della protomolecola.

Per quanto ci piaccia questa serie, dobbiamo riconoscere che ci sono alcuni aspetti che fin dalla seconda stagione non ci hanno mai convinto. Se è pur vero che la storia ruota intorno ai personaggi, nonostante un disegno più grande influisca sulle loro vite, bisogna ammettere che questi personaggi allo stato attuale hanno dato ben poche soddisfazioni. In alcune scelte si avverte addirittura l’invisibile mano degli autori – non possiamo sapere se della saga letteraria o televisiva – che spinge i nostri verso dinamiche che troviamo incoerenti e forzate. Un po’ come quando James Holden all’inizio della terza stagione – non si sa bene in virtù di che cosa – decide di intraprendere una missione suicida per salvare la figlia di Prax.

In questa quarta non ci ha convinto Bobbie Draper. Congedata con disonore dall’Esercito, è costretta a fare lavori precari per portare il pane marziano a casa. Un soldato come lei, che ha messo sempre Marte davanti a tutto e tutti, anche nell’umiliazione rimane fedele al suo pianeta. Era prevedibile, quindi, che la sua etica si scontrasse con la morale nazionalistica e che ne uscisse cambiata una volta raggiunto il suo punto più basso. Non ci hanno, però, convinto il come e il perché. Non ci hanno convinto a tal punto che per tutti gli episodi finali, in cui Bobbie rinnega Marte e si unisce a una banda di contrabbandieri, pensavamo che a un certo punto – con un twist – si scoprisse che aveva sempre fatto il doppio gioco. E invece il vero colpo di scena è stato che aveva rinnegato i suoi ideali per un tozzo di pane. Peccato.

The Expanse è una serie che riesce a conquistare i nostri cuori nonostante queste ingenuità e incoerenze. La qualità tecnica di effetti speciali, scenografia e della produzione in generale – sicuramente migliorata con il passaggio ad Amazon Studios – ci fa immergere come nessun altro racconto seriale in un futuro avvincente, iperrealistico ed emozionante. Dall’arrivo degli ibridi la storia assomiglia sempre di più alla fortunata serie di videogiochi Mass Effect e, anche per questo, dopo quattro stagioni vorremmo che con la quinta ci fosse rivelato di più sull’antica civiltà aliena spazzata via da un nemico sconosciuto. Più che altro per toglierci dalla testa la paranoia che prima o poi arrivino i Reapers…

  • 7.5/10
    Storia - 7.5/10
  • 8.5/10
    Tecnica - 8.5/10
  • 8/10
    Emozione - 8/10
8/10

Summary

Non ci ha convinto l’arco narrativo di Bobbie Draper e gli autori sono stati avari di indizi sulla minaccia aliena all’orizzonte, ma The Expanse è una serie che riesce a conquistare i nostri cuori nonostante queste ingenuità e incoerenze, perché ci fa immergere come nessun’altra in un futuro avvincente, iperrealistico ed emozionante.

Porcamiseria

8

Non ci ha convinto l’arco narrativo di Bobbie Draper e gli autori sono stati avari di indizi sulla minaccia aliena all’orizzonte, ma The Expanse è una serie che riesce a conquistare i nostri cuori nonostante queste ingenuità e incoerenze, perché ci fa immergere come nessun'altra in un futuro avvincente, iperrealistico ed emozionante.

Storia 7.5 Tecnica 8.5 Emozione 8
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