Westworld3×06 Decoherence

William è alle prese con la terapia di gruppo all'interno della struttura in cui è confinato. Charlotte studia una via di uscita dai suoi dilemmi esistenziali. Maeve è di nuovo in Warworld, in attesa di un nuovo corpo.

6.5

Decoherence è per Westworld un altro passo avanti verso la conclusione di questa terza stagione, cercando però di tenere il piede nelle scarpe di quelle passate, con il risultato di essere sì spettacolare, sicuramente emozionante, ma oggettivamente molto complesso e troppo sovra strutturato per essere goduto appieno.

Ritroviamo William rinchiuso nel manicomio, mentre affronta delle sessioni di terapia di gruppo classica e delle tecniche sperimentali di realtà virtuale. Se in gruppo viene fuori solo un uomo malevolo e disilluso, come durante la sessione in singolo, più efficace e per noi più televisivo è la presenza virtuale di tutti i vari sé passati di William, dall’infanzia ad oggi. Scopriamo che da bambino era già un violento, bisognoso di dimostrare di essere forte al padre alcolizzato, figura che possiamo associare a James Delos, che sostituisce la figura genitoriale di William adulto, quello conosciuto nella prima stagione. L’aspetto un po’ psicopatico è sempre stato lì, ma possiamo ipotizzare che essendo nato prima di Rehoboam non è stato confinato da giovane, dandogli modo di vivere la sua vita quantomeno in maniera indipendente.

Ed Harris William

© HBO

Una cosa salta subito all’occhio: possibile che i colleghi non battano ciglio sul suicidio della terapista? Tutti stanno ricevendo i propri profili, eppure molti sembrano totalmente indifferenti a quanto succede intorno a loro. William viene trattato un po’ come gli host nei laboratori comportamentali di Westworld e la sua condizione studiata ed esacerbata dal trattamento. Da notare come dalle analisi del sangue viene individuata una proteina di origine sintetica sconosciuta (insieme a tracce di alcol e barbiturici): forse è la sostanza iniettata da Charlotte in Mother of Exiles.

Il segmento di William è abbastanza indipendente dal resto dell’episodio  e segue un tracciato lineare: al termine della sessione virtuale, dove William ammazza di botte tutti i suoi sé passati, viene “salvato” da Bernard e Stubbs, che di nuovo appaiono un po’ dal nulla e all’ultimo momento.

Maeve,  mentre il suo corpo viene ricostruito, si ritrova nuovamente in Warworld, perché Serac le vuole assegnare degli aiutanti: a parte la scena del massacro dei nazi, che si può giustificare solo con “va sempre bene ammazzare i nazisti” per il resto è abbastanza inutile, Maeve incontra di nuovo Lee, consapevole di essere solo una simulazione, ed Hector, che riesce a risvegliare. Serac però fornisce a Maeve anche Connells/Dolores, con la quale discutono su chi ha ragione e su cosa.

Vincent Cassel Serac

© HBO

La parte più succosa di Decoherence però gira intorno a Charlotte, che si ritrova Serac pronto a prendere il controllo della Delos: il suo piano è recuperare i dati che gli interessano e distruggere tutto il resto, compresi quelli relativi alla costruzione degli host all’interno di Westworld. Charlotte riesce a salvare alcuni dati sensibili e a fuggire dalla Delos anche grazie all’aiuto del robot da combattimento visto in The Absence of Field: il suo essere Charlotte, e quindi madre, prevale sulla missione di Dolores, e torna a casa per salvare la sua famiglia. Vano tentativo il suo, perché l’auto in fuga salta in aria ed è l’unica superstite, anche se gravemente ferita e bruciata su tutto il corpo: se è la sofferenza a dare un significato all’esistenza, Serac ha appena impresso nel core di Charlotte un ricordo indelebile e terribile, e c’è da giurarci che cercherà di vendicarsi.

Tessa Thompson Charlotte Hale

© HBO

La sensazione che si ha è che questo episodio, insieme a tutta la stagione, sia troppo corto e allo stesso tempo troppo lungo. Momenti di forzatura si alternano a fortissime emozioni e scene d’azione a volte troppo calcate, quasi inverosimili: ad esempio quante pallottole ha la pistola di Charlotte? La comparsa/scomparsa di Hector serve a dare una ragione a Maeve per vendicarsi di Dolores, mentre dopo sei episodi ancora non abbiamo capito a cosa serva Bernard. Facile quindi immaginare che tutto verrà artificiosamente ricomposto nel season finale, con un probabile cliffhanger, mentre il settimo episodio dovrà recuperare le sorti di Caleb, altro punto interrogativo di questa terza stagione di Westworld.

  • 5/10
    Storia - 5/10
  • 6/10
    Tecnica - 6/10
  • 8.5/10
    Emozione - 8.5/10
6.5/10

Summary

Decoherence è per Westworld un altro passo avanti verso la conclusione di questa terza stagione, cercando però di tenere il piede nelle scarpe delle stagioni passate, con il risultato di essere sì spettacolare, sicuramente emozionante, ma oggettivamente molto complesso e troppo sovra strutturato per essere goduto appieno.

Porcamiseria

6.5

Decoherence è per Westworld un altro passo avanti verso la conclusione di questa terza stagione, cercando però di tenere il piede nelle scarpe delle stagioni passate, con il risultato di essere sì spettacolare, sicuramente emozionante, ma oggettivamente molto complesso e troppo sovra strutturato per essere goduto appieno.

Storia 5 Tecnica 6 Emozione 8.5
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