Grazie al suo Tardis viaggia da Sunnydale a Capeside passando sull'isola di Lost. Ha frequentato il Community college ed è contento di avere una Modern Family che gli permette di vedere cose orrende come Last resort. È al contempo un appassionato di fumetti e cinema (da prima che iniziassero a uscire assieme). Non supererà mai il trauma della chiusura di Hannibal e Suburgatory, per questo si consola facendo il wedding planner a Westeros.
Il vento del cambiamento soffia su Alexandria e le altre comunità: agli autori l'arduo compito di rendere questa brezza piacevole e non il consueto olezzo che va avanti da stagioni intere.
I walker continueranno a tormentare Rick Grimes ancora per molto: The Walking Dead cerca successo puntando a una serie di film per la TV.
Per la gioia del numeroso gruppo di fan, l'orrore di Penny Dreadful tornerà sugli schermi televisivi al più tardi tra due anni. Il creatore John Logan, intanto, spiega il perché del cambio di ambientazione.
Le conseguenze delle azioni della Cerchia Interna coinvolgono tutti i protagonisti, mettendo in moto sottotrame che potrebbero cambiare definitivamente il volto della serie.
Il successo della serie d'animazione ha convinto Netflix a confermare il rinnovo.
Il gesto di Maggie dà vita a un effetto domino che porterà gli eventi a precipitare, mettendo a rischio il sogno di Rick. Intanto una nuova minaccia fa capolino nell'apparente serenità (e stavolta non è la perdita di qualità).
La bella storia di come un bus possa portarvi tra le stelle: Rosa Parks entra nella storia del Dottore con un carico di emotività che scuote l'attualità.
Se dessero un Emmy per il personaggio più antipatico, i candidati sarebbero tutti in questo episodio di The Gifted. Un piccolo passo falso per una buona serie che deve provare a ritrovare la sua identità.
Dismessi i costumi sgargianti, il team Arrow deve fare i conti con una nuova quotidianità vissuta all'ombra del sacrificio del protagonista. Ma a Star City, si sa, i negozi di archi e frecce non chiudono mai...
Dopo la faticosissima scorsa stagione The Walking Dead prova a ripartire col botto. Dello spumante che stapperanno gli show concorrenti.
Prendete Legion, Serendipity e Inception e shakerateli per bene: Maniac è una miscela esplosiva che colpisce sia formalmente che narrativamente, ma lascia in bocca un retrogusto amaro di potenziale inespresso.
Una sperimentazione farmaceutica è il teatro d'incontro di due anime solitarie e non proprio ordinarie: Emma Stone e Jonah Hill fanno propria la scena in un pilot che si prende i propri tempi.
Netflix ha evocato il Diavolo di Hell's Kitchen nel suo nuovo teaser trailer che promette tanto sangue a partire dal 19 ottobre.
La seconda stagione di Iron Fist è la cartina tornasole di quanto gli autori odino Danny Rand: inutile per metà stagione, bistrattato nel resto delle puntate, Danny è Charlie Brown in salsa Marvel. Ma almeno il buon vecchio Charlie era protagonista.
Danny Rand e il suo pugno luminoso tornano su Netflix ansiosi di farci ricredere sull'altalenante prima stagione. La première, pur presentando dei buoni elementi, si accontenta di non osare e trattiene il proprio Chi.
L'esordio di Matt Groening in casa Netflix non convince del tutto, limitandosi a mero sollazzo di una ventina di minuti dove non si ride di gusto.
L'Indagatore dell'Incubo sarà il primo di una serie di progetti televisivi che la Sergio Bonelli Editore ha in programma per i prossimi anni, puntando a un mercato internazionale.
Un misterioso omicidio e una sparizione fungono da pretesto per precipitarci nella psiche traumatizzata di una giornalista. Un disturbante affresco della fragilità dell'animo umano in un universo caratterizzato da figure femminili la cui apparente forza è una stratificazione di dolori passati.
Al netto di poche novità rispetto all'anno scorso, le nomination per gli Emmy Awards 2018 si presentano già con una rilevante statistica: i servizi di streaming stanno soppiantando la TV tradizionale anche nelle premiazioni.
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